Sulla conclusione delle indagini relative ai disastri causati dalle alluvioni che hanno colpito Traversara e altre località lungo il fiume Lamone, e che vedono 12 persone indagate, intervengono esponenti di Fratelli d’Italia a livello regionale e nazionale.

A prendere posizione sono il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia e consigliere regionale Alberto Ferrero, la senatrice Marta Farolfi e la parlamentare Alice Buonguerrieri, che ricopre anche il ruolo di segretaria della Commissione parlamentare d’inchiesta sul rischio idrogeologico.

Nel merito, Ferrero e Farolfi affermano: “Anche la Procura conferma quello che noi abbiamo sempre sostenuto: anni di incuria e di negligenze hanno provocato il disastro che ha interessato Traversara e altre località lungo il Lamone. Mentre qualcuno ci accusava di sciacallaggio, noi stavamo semplicemente riportando ciò che era sotto gli occhi di tutti e quanto emergeva dai piani predisposti dalla Regione decenni fa e poi finiti nel dimenticatoio”.

Secondo gli esponenti di Fratelli d’Italia, sebbene tra i dodici indagati figurino anche tecnici regionali di altissimo livello, la questione centrale rimane di natura politica. “È chi ha amministrato la Regione per anni – sottolineano – che avrebbe dovuto vigilare e mettere in atto una politica di prevenzione adeguata, che invece è stata totalmente assente”.

Il bilancio, secondo il partito, è quello di un disastro di proporzioni enormi, con intere frazioni spazzate via, prima Boncellino e poi Traversara, oltre a lavori eseguiti in maniera non corretta che avrebbero contribuito a nuove esondazioni e rotture arginali. “Oggi – aggiungono – la nuova amministrazione regionale parla di un cambio di paradigma nel rapporto con il territorio, ma di questo cambiamento, al momento, si vede ben poco”.

Sulla vicenda interviene anche la parlamentare Alice Buonguerrieri, che sottolinea il ruolo della Commissione parlamentare d’inchiesta: “Mentre l’autorità giudiziaria continuerà a fare il suo corso, come segretaria della Commissione d’inchiesta sul rischio idrogeologico acquisiremo tutti gli atti oggetto di questa indagine, perché di interesse per i lavori della Commissione. Attraverso questi documenti verificheremo fatti, errori, mancanze e responsabilità, non solo per individuare eventuali responsabili, ma anche per imparare dagli errori e indicare soluzioni che possano evitare il ripetersi di tragedie che hanno causato disastri e vittime”.