Giacomo Poretti - Fare un'anima (ph. Photopiù)

Per il quarto anno i due teatri cittadini, Alighieri e Rasi, uniscono le proprie programmazioni in La stagione dei teatri, cartellone volto al superamento della tradizionale separazione tra prosa e contemporaneo. E come negli anni precedenti, la formula di abbonamento prevede sei titoli fissi e due a scelta tra una rosa molto ampia. Vi sono poi diverse altre proposte nella sezione Oltre l’abbonamento, per comporre il proprio percorso di visione e di incontro con i linguaggi della scena di oggi, fra tradizione e ricerca. La stagione dei teatri 2019-20 comprende, tra settembre e aprile, ventitré spettacoli tra abbonamento e Oltre l’abbonamento.

«Nata come un esperimento, frutto di una felice intuizione – dichiara l’assessora alla Cultura del Comune di Ravenna, Elsa Signorino – quella di unire le stagioni di prosa e contemporaneo è ormai a tutti gli effetti diventata una peculiarità propria e originale della proposta teatrale ravennate. I lati positivi e i vantaggi sono molteplici: da una parte il superamento di confini non sempre così ben definibili tra generi artistici; dall’altra il consentire al pubblico la più ampia possibilità di scelta, permettendo in pratica a ciascuno di costruirsi un proprio abbonamento personale o di assistere anche a un numero ridotto di spettacoli. Tutto ciò è stato possibile perché il nostro territorio è fatto di realtà associative e culturali che hanno sempre saputo collaborare ed esprimere così progettualità più significative; in particolare, negli ultimi anni sono riuscite a interpretare al meglio lo stimolo dell’amministrazione comunale a unire ancora di più le forze».

I sei spettacoli fissi, programmati al Teatro Alighieri, sono: Fare un’Anima, di e con Giacomo Poretti, attore comico conosciuto ai più per le sue gesta col trio Aldo, Giovanni e Giacomo. “Anima” è una parola silenziosa che rischia l’estinzione nel chiasso dell’oggi; una parola impalpabile, che chiede attenzione e solleva molte domande.
Elvira, con Toni Servillo nel ruolo del grande attore, regista e teorico del teatro Louis Jouvet durante le lezioni sul monologo di Donna Elvira nel quarto atto del Don Giovanni di Molière realmente svoltesi al Conservatoire National d’Art Dramatique di Parigi nei mesi dell’occupazione nazista.
Molière / Il Misantropo, di e con Valter Malosti, che assume i panni di un Alceste filosofo, un nero buffone, un folle estremista del pensiero, che racchiude in sé le risonanze più intime e strazianti del dramma molieriano, senza rinunciare al fuoco farsesco che innerva questo personaggio, con tutta la sua ripugnanza per il mondo sociale.
La classe, di Vincenzo Manna, con Claudio Casadio, Andrea Paolotti e Brenno Placido, spettacolo che prende spunto da una ricerca basata su interviste a giovani sotto i vent’anni, sulla loro relazione con l’altro da sé e sul loro rapporto con il tempo, inteso come capacità di legare il presente con un passato anche remoto e con un futuro non prossimo.
I Miserabili, di Victor Hugo, in cui Franco Branciaroli è Jean Valjean – uno strano santo, una figura angelico-faustiana – nell’adattamento teatrale di uno dei capolavori della letteratura occidentale.
Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, tratto dal romanzo di Mark Haddon e portato in scena dal Teatro dell’Elfo. Pièce pluripremiata nel teatro inglese e newyorkese, la commedia segue le peripezie di Christopher, un quindicenne con la Sindrome di Asperger che decide di indagare sulla morte del cane della vicina.

«La stagione dei teatri 2019-2020 – spiegano i due direttori di Ravenna Teatro, Marcella Nonni e Alessandro Argnani – è pensata in una prospettiva di ampio respiro, che intreccia universi artistici diversi, secondo una trasversalità cara alla crescita culturale che Ravenna Teatro da anni alimenta assieme alla città. Maestri della scena quali Toni Servillo e Franco Branciaroli, feconde Case di produzione teatrale quali Accademia Perduta o Teatro Elfo Puccini, narratori del calibro di Giacomo Poretti, Mario Perrotta e Federico Buffa. Ogni spettatore troverà, con il proprio sguardo e le proprie connessioni, curiosità e nuovi interessi».

Nella rosa tra cui poter scegliere gli altri due spettacoli, quello di Federico BuffaIl rigore che non c’era (14, 15 e 16 dicembre). Telecronista e commentatore sportivo, Buffa è noto per le sue trasmissioni antologiche nelle quali ha sperimentato la possibilità di creare connessioni e aprire digressioni, portando la pratica sportiva a farsi metafora dell’esistenza. Il rigore cui egli allude non è inteso unicamente come azione calcistica, ma come quell’accadimento inaspettato capace di determinare una svolta. Oppure Inflammation du verbe vivre di Wajdi Mouawad / Théâtre De La Colline (22 e 23 aprile). Scrittore, drammaturgo, regista e attore di origine libanese – considerato in Francia uno degli autori contemporanei di teatro più importanti degli ultimi anni e giunto anche all’Oscar con il film Incendies tratto da un suo spettacolo – Mouawad affronta Sofocle, attratto dalla sua ossessione nel mostrare come la tragedia cada su colui che, accecato da se stesso, non vede la propria smoderatezza. Ma si potrà scegliere anche tra artisti della più interessante ricerca teatrale, giovani compagnie impegnate nell’intrecciare la scena con le istanze sociali più pressanti, affondi nella poesia, nuova drammaturgia inglese, classici reinterpretati: Va pensiero e In nome del padre in scena al Teatro Alighieri; Amleto take away, Overload (Premio Ubu 2018 come Miglior spettacolo), Agamennone, Guarda come nevica 1. Cuore di cane, Mario e Saleh, Elsewhere in scena al Teatro Rasi.

TEATRO E SPORT
A latere della presenza nel cartellone di Federico Buffa, la Stagione propone l’iniziativa “Teatro e Sport”, con la presenza di Fiona May a Ravenna (8 novembre) per lo spettacolo Maratona di New York (una collaborazione Maratona di Ravenna Città d’Arte e Ravenna Teatro/Teatro delle Albe), la collaborazione tra Ravenna Teatro e le società sportive Olimpia Teodora, G.S. Porto Robur Costa, OraSì Basket Ravenna, Ravenna Football Club (che incontreranno Buffa sul palco dell’Alighieri il 16 dicembre) e Ravenna Runners Club Asd, e l’evento in arrivo a inizio 2020 per ricordare Marco Pantani in occasione di quello che sarebbe stato il suo 50° compleanno, una serata condotta da Marco Martinelli alla presenza dei genitori del compianto campione romagnolo.

OLTRE L’ABBONAMENTO
Fondamentale nell’allestimento de La stagione dei teatri è poi da sempre la sezione Oltre l’abbonamento, con otto spettacoli e un occhio attento agli artisti del territorio, quali Teatro delle Ariette, Teatro delle Albe e Luigi Dadina, che uniscono le forze nel debutto nazionale di Pane e Petrolio, i faentini Menoventi, il bolognese Pietro Babina, il ravennate Teatro del Drago ed ErosAntEros con la terza edizione del loro festival Polis. Con loro arriveranno poi la pugliese Compagnia Licia Lanera, i milanesi Teatro delle Moire e Marco Belpoliti nel Giorno della Memoria. Inoltre, Come va a pezzi il tempo di Progetto Demoni, un progetto speciale pensato solo per Ravenna che si dipanerà tra gennaio e aprile con date in via di definizione.

STORIE DI RAVENNA
Torna, infine, dopo il grande apprezzamento della Stagione 2018-19Storie di Ravenna, serie di “Racconti, visioni, cronache dalla fondazione a oggi” sulla nostra città, che da ottobre a marzo vedrà protagonisti mensilmente al Teatro Rasi Luigi Dadina, Giovanni Gardini e Alessandro Luparini. E si rinnova la collaborazione con il progetto “Chef to chef”, che proporrà un momento conviviale dopo ogni appuntamento.

L’ARTWORK DELLA STAGIONE
Da sottolineare il coinvolgimento dell’artista visivo Luca Caimmi, che rinnova i materiali di comunicazione, evocando uno sguardo di meraviglia per il mistero della bellezza, che gli spettacoli in programma ricercano per vie diverse.

FONDAZIONE FLAMINIA
Continua anche in questa Stagione la storica collaborazione con la Fondazione Flaminia, che mette a disposizione biglietti gratuiti per gli studenti universitari iscritti al Polo di Ravenna.

ART BONUS – CHIAMATA ALLE ARTI
Da quest’anno tutti, aziende e privati, possono sostenere l’attività di Ravenna Teatro recuperando sotto forma di credito d’imposta, il 65% dell’erogazione.

IN VIAGGIO VERSO IL TEATRO
Per il terzo anno poi, Ravenna Teatro offre ai residenti delle circoscrizioni Nord e Sud del Comune di Ravenna e, su richiesta, ai residenti del Comune di Alfonsine l’opportunità di recarsi a teatro usufruendo di un servizio navetta. L’abbonamento comprende: Fare un’anima, Elvira (giovedì 28 novembre), Il rigore che non c’era (lunedì 16 dicembre), Molière / Il Misantropo, La classe, I Miserabili, In nome del padre, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte.
Abbonamento + navetta 146 € / Under30 93 €

La stagione dei teatri è sostenuta da: Comune di Ravenna-Assessorato alla Cultura, MIBAC Ministero
 dei beni e delle attività culturali, Regione Emilia-Romagna, Fondazione del Monte
 di Bologna e Ravenna, BCC Credito Cooperativo ravennate forlivese e imolese, Assicoop Romagna Futura Agente Generale UnipolSai Assicurazioni, Unipol Banca, Coop Alleanza 3.0, Esp Ravenna, Reclam.

Dal 12 settembre sono in vendita i biglietti per gli spettacoli del programma Oltre l’abbonamento.
I biglietti degli spettacoli in abbonamento saranno invece in vendita a partire dal 9 novembre.

La stagione dei teatri è su ravennateatro.com fb Ravenna Teatro Teatro Rasi

BIGLIETTERIE
Teatro Alighieri, via Mariani 2 Ravenna, tel. 0544 249244,
aperta tutti i feriali dalle 10.00 alle 13.00, il giovedì anche dalle 16.00 alle 18.00.
Teatro Rasi, via di Roma 39 Ravenna, tel. 0544 30227 aperta giovedì dalle 16.00 alle 18.00.