L’accoltellamento in centro avvenuto martedì sera a Ravenna ha fatto riesplodere il dibattito politico legato al tema della sicurezza. Da alcuni giorni il tema della sicurezza è centrale per la città di Ravenna. Lunedì infatti i gruppi WhatsApp di vicinato hanno indetto una manifestazione per le vie del centro e nella zona della stazione ferroviaria, per chiedere all’amministrazione ravennate maggiori iniziative. La manifestazione è stata preceduta dalle consuete dichiarazioni che non hanno fatto altro che alimentare il confronto fra le parti. Solo qualche giorno fa, il comandante della Polizia Locale Andrea Giacomini aveva evidenziato come in città non esista un problema sicurezza, anche se ha riconosiuto che la percezione della sicurezza da parte dei cittadini è notevolmente inferiore rispetto alla reale situazione.

L’accoltellamento di martedì sera non ha fatto altro che alimentare la disputa verbale. Per la Lega ad intervenire è il deputato Jacopo Morrone:

“Pochi casi di criminalità e degrado a Ravenna? L’assessore Eugenio Fusignani ci risparmi i fervorini autoassolutori e affronti la realtà. Quasi ogni giorno la cronaca ravennate riporta episodi preoccupanti, l’ultimo dei quali, un presunto accoltellamento, è accaduto ieri sera, 8 luglio, in pieno centro storico. Risse, accoltellamenti, spaccate, spaccio, malamovida non sono casi isolati, estemporanei, ma la punta dell’iceberg di una situazione diffusa di impunità, di mancato controllo del territorio, di disagio urbano, di eccessiva tolleranza e miope permissivismo. Ha avuto perfettamente ragione il nostro Luca Cacciatore quando, pochi giorni fa, ha sollecitato Fusignani a riflettere seriamente su un decennio di gestione fallimentare della sicurezza. Un invito che rivolgo anch’io all’assessore repubblicano, sollecitando contemporaneamente il sindaco Alessandro Barattoni a non sottovalutare questo problema, certamente diffuso in molte città la maggioranza delle quali, guarda caso, è amministrata dalla sinistra. Sappiamo che per Pd e alleati è praticamente impossibile affrontare il tema sicurezza urbana con pragmatismo e obiettività, ma come amministratori pubblici siete obbligati a dare risposte serie e concrete ai cittadini ormai talmente esasperati da organizzare marce silenziose, pacifiche e civili, come quella del 7 luglio, il cui messaggio deve arrivare forte e chiaro a Palazzo Merlato”.

Per Fratelli d’Italia ad intervenire è il coordinatore provinciale e consigliere regionale Alberto Ferrero:

“Ieri sera per le vie del centro storico è avvenuto un fatto di inaudita gravità, una rissa fra extracomunitari che è poi sfociata in un accoltellamento. Purtroppo questo non è l’unico esempio del genere che avviene in centro cittadino. Per quanto riguarda il territorio comunale c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il primo sabato di luglio inizia con una violenta lite a San Zaccaria fra un tunisino ed un gambiano, dove il primo è stato trasportato in condizioni gravi al Bufalini. Abbiamo avuto un paio di settimane fa aggressioni a Marina di Ravenna che hanno portato all’intervento delle forze dell’ordine. Anche la zona della stazione, molto spesso al centro delle cronache, ha visto di recente episodi di violenza. Tutti questi avvenimenti sono la palese dimostrazione che la nostra città non è più da tempo un’isola felice, ammesso che lo sia mai stata e, derubricare a percezione fenomeni reali e soprattutto accusare chi solleva queste tematiche, di continuare a fare campagna elettorale, è sbagliato e non rende un gran servizio a chi, tutti i giorni, si batte per una città più sicura. Infatti, se c’è qualcuno che solleva il problema, è per cercare una soluzione come hanno, giustamente, fatto i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia. Oggi, a seguito di questo ennesimo episodio avvenuto in pieno centro cittadino, mi auguro che si vogliano realmente prendere dei provvedimenti e non continuare a minimizzare. È infatti opportuno richiedere la riunione del tavolo provinciale per l’ordine e la sicurezza e chiedere interventi coordinati fra tutte le forze dell’ordine compresa la polizia municipale. Per quanto ci riguarda, come Fratelli d’Italia, ci attiveremo sia a livello comunale che regionale per sollecitare l’amministrazione a rivedere il piano della sicurezza, integrandolo anche con nuovi strumenti, per i quali la regione aveva anche stanziato dei fondi tramite bandi, quali gli street tutor”.

Il giudizio di Alberto Ancarani, capogruppo di Forza Italia:

“Un dibattito surreale, benchè svolto con un livello sia dialettico che contenutistico più alto rispetto a consiliature precedenti, ma che la realtà si è incaricata di rendere plastico con una rapidità che potrebbe definirsi beffarda.
Mentre infatti le minoranze presenti in aula dicevano al Sindaco quanto fosse lunare che il tema della sicurezza venisse mischiato ad altri temi, e nascosto ben oltre la metà delle sue linee programmatiche, con un’attenzione maniacale a non usare mai parole che potessero assomigliare a “repressione dei fenomeni”, “rapporto fra sicurezza e immigrazione”, “aumento delle pattuglie della Polizia Locale”, un po’ come l’orchestrina del Titanic, la maggioranza continuava a parlare di insicurezza percepita, di strumentalizzazione dei fenomeni, di integrazione e di “bontà” il tutto mentre il transatlantico metaforico affondava nell’oceano Atlantico, così come la lama dei coltelli nelle carni di qualche tunisino che doveva regolare qualche conto.
Il tema, da parte di Forza Italia, che è pronta a chiedere anche allo Stato maggiori risorse, anche umane ovviamente, per la prevenzione e la repressione dei fenomeni, non è neppure quello di accusare il comune di poter fare di più, benché il comune potrebbe fare di più.
Il tema è iniziare a chiamare le cose col loro nome, a non negare l’evidenza, a non fischiettare fingendo che vada tutto bene, insomma a non fare l’orchestrina sul Titanic mentre il transatlantico affonda.
Perché questo, dopo le dichiarazioni del Sindaco ieri, e quelle del vicesindaco, ancora più allucinanti di qualche giorni fa, è il primo problema: la negazione della realtà è uno dei motivi più forti di disaffezione al voto. Forza Italia ieri ha provato a spiegarlo al Sindaco in aula. Non ci sembra lo abbia affatto capito”.