Nono posto per la Toro Rosso nel mondiale costruttori di Formula 1. Si conclude senza scossoni, come previsto, il campionato della massima seria di automobilismo ad Abu Dhabi, con un gran premio amaro per la scuderia faentina, arrivata al traguardo, fuori dalla zona punti, con un unico pilota, Brendon Hartley, classificatosi 12°. Ritirato invece Pierre Gasly. Un finale amaro per i due piloti che, nel prossimo campionato, non saranno al via al volante della Toro Rosso. Brendon Hartley infatti non è stato confermato, mentre Pierre Gasly ha ottenuto la “promozione” in Red Bull, dove gareggerà a fianco di Max Verstappen.
Il campionato 2019 di Formula 1, vedrà invece seduti al volante delle monoposto italo-austriache, almeno all’inizio, il russo Danill Kvyat e l’inglese Alexander Albon

“Quello di Abu Dhabi non è stato il migliore dei weekend per la Toro Rosso” ha commentato il team Principal Franz Tost a fine gara “Pierre ha fatto una bella partenza, portandosi in tredicesima posizione e poi ha migliorato per tutto l’arco della gara, mostrando un buon passo che avrebbe potuto condurlo fino alla decima posizione. Purtroppo, ad alcuni giri dalla fine, si è dovuto ritirare a causa di un problema sul quale dobbiamo ancora investigare. Questa è stata l’ultima gara di Pierre insieme a noi: ha dimostrato un grande spirito collaborativo durante l’anno ed è migliorato tanto, dimostrando di meritare il posto alla Aston Martin Red Bull Racing. Voglio ringraziarlo per la sua grande prestazione e gli auguro tutto il meglio. Per quanto riguarda Brendon, è partito con le gomme Ultrasoft, in quanto abbiamo deciso di fargli fare una strategia alternativa rispetto a Pierre. Sfortunatamente, si è ritrovato coinvolto nella mischia nell’incidente alla curva 8, durante il primo giro, quindi lo abbiamo richiamato ai box molto prima del previsto per sostituire la sua ala. Poi ha iniziato ad avere problemi con le sue gommi posteriori, a causa del surriscaldamento, e alla fine ha chiuso in P12, fuori dalla zona punti. Naturalmente, non è stato facile arrivare qui dalla LMP1: è sempre una grande sfida familiarizzare con la Formula 1, specie con la gestione delle gomme che risulta essere un compito molto impegnativo. A volte è stato sfortunato, ma è migliorato nel corso della stagione. Sarebbe stato fantastico concludere la stagione in zona punti, anche per ricompensare il team e la Honda per il buon lavoro svolto insieme. Grazie a tutti, in pista e nelle factory in Italia, Giappone e Regno Unito. Lavoreremo sodo per tornare più forti il prossimo anno”.

Dopo aver analizzato la propria gara, Pierre Gasly ha così salutato il team al termine di un campionato che lo ha visto classificarsi 15° con 29 punti raccolti: “È stato un fine settimana difficile per noi, tra le qualifiche e la gara. A pochi giri dalla fine abbiamo avuto un problema, con del fumo che ha iniziato a uscire dalla macchina. Non sono esattamente cosa sia successo, ma fino a quel momento era stata una corsa davvero divertente. Sono partito dalla P17 e sono riuscito a risalire fino alla P10, lottando con Romain che poi ha chiuso in P9. Sfortunatamente, però, abbiamo chiuso la stagione esattamente come l’avevamo iniziata, con un ritiro. Oggi è stato emozionante, perché questa è stata la mia ultima gara con la Toro Rosso. Ho vissuto una grande stagione con loro e la Honda, ci tenevo a chiudere con un buon risultato. Nel complesso, da parte mia è stata una stagione positiva, mi è piaciuto molto lavorare con la Toro Rosso e ricorderò sempre i bei weekend passati insieme. Sono entusiasta di iniziare un nuovo capitolo alla Red Bull il prossimo anno, ma comunque mi mancheranno questi ragazzi: mi hanno dato tanto e sono delle persone fantastiche, che mettono grande passione in ciò che fanno: è stato un grande piacere lavorare con loro”.

4 punti per Brendon Hartley nel corso di tutta la stagione, un misero bottino, che ha portato alla mancata riconferma del neozelandese, ai saluti con la Toro Rosso, dopo le ultime gare caratterizzate da troppe polemiche interne al team: “Sfortunatamente, oggi è come se la mia gara fosse finita al primo giro. Con l’incidente alla curva 8 non potevo più fare nulla e per evitare le macchine davanti a me sono andato fuori pista. Mi sono però imbattuto in alcuni detriti e ho danneggiato l’ala anteriore, quindi mi sono dovuto fermare ai box al primo giro, montando una vecchia specifica d’ala e facendo l’intera gara su un set di pneumatici: un’impresa difficile. Ho gestito bene le gomme ma, dopo quel problema al primo giro, la P12 era il massimo che potevamo ottenere oggi. Ho chiuso l’anno in maniera più competitiva rispetto a come era iniziato, le ultime gare sono andate bene, anche se oggi non è andata come volevamo. Sono contento della mia progressione durante la stagione e sento di essere migliorato, sia personalmente che come pilota”.