Grande entusiasmo per ben due riconoscimenti ottenuti dall’Accademia di Belle Arti Statale di Ravenna al XVII Premio Nazionale delle Arti, a conferma della qualità dell’offerta formativa e del buon lavoro svolto dall’Istituzione ravennate in questi anni.

L’evento vede in mostra le opere realizzate da un centinaio di allievi delle 25 Accademia di Belle Arti italiane, visibili fino al 14 gennaio 2024 e ospitate in tre edifici storici di Carrara: Palazzo Cybo-Malaspina, Palazzo Del Medico e Palazzo Binelli.

L’Accademia di Belle Arti rappresenta una eccellenza della Città di Ravenna, fucina di talenti e che ha visto premiata l’Accademia di Ravenna nelle sezioni Pittura e Decorazione.

Vincitrice unica a livello nazionale, per la sezione Pittura l’allieva Anica Kitanoska con l’opera “Un posto sconosciuto” con la seguente motivazione:

Lo stupore è l’espediente con cui l’arte colpisce e crea luoghi sconosciuti. Come  l’opera vincitrice nella sezione Pittura. “Un posto sconosciuto” è un luogo meraviglioso e immerso nel verde dalle mille sfumature che ricordano le indimenticabili pennellate dei dipinti a olio di Monet. Lo stupore nasce dal fatto che Anica Kitanoska dell’Accademia di Ravenna dà vita a questa percezione attraverso la minuziosa e paziente composizione di un mosaico.

Per la sezione Decorazione è stata riconosciuta la menzione speciale all’allieva Rita Amadori con l’opera in Mosaico dal titolo “Ne Mosyne”.

La direttrice dell’Accademia di Ravenna, Paola Babini, condivide il pensiero della direttrice Silvia Papucci dell’Accademia di Carrara, sede del premio PNA:

“Un’Accademia di Belle Arti oggi deve essere un luogo aperto al confronto e alle sollecitazioni che arrivano dalla società e dal mondo intellettuale – ha chiarito il suo pensiero -. Questa vitalità deve essere restituita nella formazione degli studenti, che non può esaurirsi nella semplice trasmissione di saperi, abilità, nozioni. Solo costruendo un ambiente dinamico e vivace, e una formazione di alto livello, l’Accademia sarà in grado di fare emergere ed esaltare le identità artistiche di ciascuno con uno sguardo proiettato al futuro”.