E notizia di oggi che il Consiglio di Stato ha riammesso al primo posto in graduatoria del bando emanato da Acer Ravenna del valore di 30 milioni di euro per il periodo 2018-2022 e relativo ai lavori di manutenzione, riqualificazione e servizi volti al mantenimento del patrimonio immobiliare gestito, la ditta Manelli Srl. La decisione del Consiglio di Stato non può certo prescindere dall’accertamento delle gravi responsabilità legate alla scelta di escludere tale Ditta dal relativo affidamento.

Un bando la cui aggiudicazione faceva gola a molti dato l’importo elevato dei lavori.

L’esclusione della ditta Manelli Srl aveva portato all’affidamento dei lavori al secondo soggetto classificato, ovvero la cooperativa Arco Lavori, associata a Legacoop Romagna.

Nella delibera del Consiglio di Amministrazione di Acer Ravenna, datata 08/11/2017, in cui viene esclusa la ditta Manelli srl, si fa riferimento ad una precedente delibera nella quale si chiede al Responsabile Unico del Procedimento di accertare il possesso dei requisiti di capacità tecnico–professionale.

In data 31 ottobre 2017 lo stesso Responsabile Unico del Procedimento, con propria relazione, attesta che dalle verifiche condotte emerge chiaramente la carenza dei requisiti attinenti ai servizi da parte della ditta Manelli Srl.

E’ plausibile pensare, quindi, che il Consiglio di Amministrazione di Acer abbia cercato di trovare un appiglio per escludere la ditta vincitrice; tale grave comportamento ha portato lo stesso Ente a soccombere nella causa amministrativa, sostenendo, di conseguenza, notevoli costi. Vi è, poi, una domanda che sorge spontanea: in caso di vittoria di Arco Lavori o di altre cooperative il CDA di Acer sarebbe stato altrettanto ligio e solerte nel voler verificare il possesso dei requisiti della stessa?

Il Consiglio di Amministrazione di Acer Ravenna deve trarre le dovute conseguenze dalla sentenza sfavorevole del Consiglio di Stato.

E il Sindaco de Pascale ha il dovere di attivarsi, insieme a tutti i soggetti istituzionali interessati, per nominare al più presto un nuovo Consiglio di Amministrazione di Acer Ravenna, che, a differenza di quello attuale, sia composto solo da persone di comprovata esperienza, capacità e serietà.