Gli ex-allievi del Liceo Artistico, molti dei quali protagonisti dei personaggi in bici di via IV Novembre a Ravenna, ricordano la professoressa Manara con grande affetto. “Non ci ha insegnato solo a dipingere, ma tanto di più”. Pieranna era una cara amica, molto riservata, ma sempre partecipe in tutte le occasioni con la sua sensibilità. Solo poco tempo fa, con la consueta voglia di fare, ha contattato il Dis-ORDINE per partecipare al progetto per il giardino di fronte al carcere di Ravenna. SCENA 1. INT. GIORNO. AULA 21 L’aula del Liceo Artistico di Ravenna è gremita di giovani studenti. Alcuni di loro sono seduti ai lati dei grandi tavoli che occupano la stanza, altri stanno in piedi di fronte ai cavalletti, due ragazze guardano fuori dalla finestra appoggiate al davanzale. Le luci al neon che si calano dal soffitto, illuminano di una luce fredda i piani di lavoro. Entra la Prof.ssa Manara, i ragazzi cominciano a ricomporsi ai propri posti, alcuni continuano a dipingere. La Prof.ssa comincia a leggere i bandi di alcuni concorsi indirizzati a studenti delle scuole d’arte. Si interrompe solo per riprendere un gruppetto di giovani intenti a parlare dei nuovi fumetti di cui si stanno occupando, poi riprende la lettura, consigliando un concorso allo studente appassionato di Fotografia, indirizzandone un altro allo studente cinefilo e così via passando in rassegna gran parte della scolaresca. Ecco, se dovessi scrivere un film sulla splendida Classe che siamo stati, noi della 5^B di quattro anni fa, comincerei proprio così. Il ricordo più vivo che ho della Prof. Manara è un dolce miscuglio di impegno ed affetto. Pochi insegnanti possono millantare una tale capacità di comprensione verso i propri studenti. Con severità, a momenti, con la battuta pronta in altri, la Prof. Manara ha accompagnato me, i miei compagni e tanti come noi, in un percorso di formazione importante. La Prof. Manara ha saputo ascoltarmi, spronandomi, facendomi guardare le cose anche, a volte, da punti di vista che io non consideravo. E mi ha capita, fin da subito. “Prof sono entrata all’Accademia del Cinema a Bologna!” “Brava Navoni..però lo sai eh, devi andare a Roma..” “Io a Roma ci arrivo prof, ci arrivo!” Ed eccomi oggi. Io, oggi, vivo a Roma, dove studio Cinema. E la Manara già lo sapeva, l’ha sempre saputo, prima di me. E in me, come nei miei compagni e compagne, ha sempre creduto. Una donna forte, determinata, mai sconfitta. Una donna appassionata che sapeva far appassionare i propri studenti, che sapeva ascoltarli e capirli. Oggi io, Prof, devo dirle Grazie. Perché non ho solo imparato a costruire un telaio, non ho solo imparato che l’arte può nascere davvero da qualsiasi cosa se c’è passione, non ho solo imparato che si deve davvero faticare per raggiungere i propri obiettivi. Ho imparato questo, tanto altro e qualcosa di più. Grazie Prof. Un abbraccio da tutta la sua ex-5^B.