Gli alberi nel fiume verranno tagliati, il ponte ferroviario di Boncellino verrà abbattuto e ricostruito ad un’unica campata, si ripartirà a progettare l’arretramento degli argini del Lamone, allargando il letto del fiume e si punterà a far rientrare la gestione del post-alluvione 2024 nella gestione del post-alluvione del 2023. Il presidente della Regione Michele de Pascale ha incontrato la comunità di Traversara. Al suo fianco la sottosegretaria con delega alla Protezione Civile Manuela Rontini e il sindaco di Bagnacavallo Matteo Giacomoni, oltre a Marco Bacchini dell’agenzia per la sicurezza territoriale.
I cittadini, preoccupati, hanno chiesto un piano di emergenza da attuare in caso si presenti una nuova alluvione prima che possano essere realizzate le opere di messa in sicurezza del territorio, l’attivazione del credito d’imposta, l’innalzamento dell’argine che guarda Santerno e la presenza costante di mezzi per asportare il legname che si accumula nel fiume sotto i ponti.
Il fiume Lamone, esondato tre volte
Fra il 17 e il 19 settembre 2024, sull’Emilia-Romagna, in particolare nel settore centro-orientale, si sono riversati quantitativi di pioggia impressionanti. Il fiume Lamone ha raggiunto livelli di piena di poco inferiori a quella del 17-18 maggio 2023 e, comunque, superiori al 2-3 maggio 2023. Si sono verificati così danneggiamenti e sfiancamenti delle scarpate esterne di entrambi gli argini, in particolare nei tratti a sinistra, causati dai numerosi sormonti delle acque tra il ponte della Strada Provinciale 253 ‘San Vitale’ e la passarella di Traversara. Inoltre, a una trentina di metri a monte proprio della passarella, è avvenuta la rottura completa del corpo arginale sinistro, fino al fondo del fiume, per una lunghezza di circa 50 metri. In località Boncellino, in corrispondenza della rotta di maggio 2023, l’argine ricostruito ha tenuto, seppur danneggiato da ore di tracimazione delle acque di piena.
Gli interventi in corso
Gli interventi di somma urgenza, tutt’ora in corso, su entrambe le sponde del Lamone, fra le località di Traversara e Borghetto di Traversara, ammontano a 7,5 milioni di euro. Il cantiere principale ha come obiettivo la ricostruzione della porzione di argine sinistro del fiume collassata il 19 settembre 2024, la ripresa delle erosioni esterne dell’argine sinistro per circa 200 metri a monte della rotta, causate dalla prolungata tracimazione delle acque di piena, e la rimessa in quota della sommità dell’argine destro, per un tratto di circa 100 metri subito a valle della passerella pedonale di Traversara. Resta da completare, attualmente, un intervento per aumentare la resistenza alla filtrazione del corpo, ricostruito, dell’argine.
Parallelamente, è stata effettuata la ricostruzione della scarpata esterna dell’argine sinistro eroso per un tratto di circa 2 chilometri, a monte e a valle del tratto collassato, con due interventi rispettivamente da 800mila e 1,7 milioni di euro. Terminata la parte strutturale, si procederà poi con il completamento dei rivestimenti antierosione.
Tutti questi interventi, va ricordato, sono stati svolti in condizioni di grande difficoltà, a causa dei numerosi eventi meteorologici dello scorso autunno: oltre a quello del 18 e 19 settembre, durante i lavori ci sono state due piene superiori alla soglia arancione (20 ottobre e 8 dicembre) e tre innalzamenti a quota pari, circa, della soglia gialla (4 ottobre, 20 novembre e 20 dicembre). Tutto ciò ha causato difficoltà aggiuntive e rallentamenti dei cantieri.
Contemporaneamente, fra il ponte dell’Albergone (Strada Provinciale 253) e la località di Borghetto di Traversara sono stati effettuati, e sono tutt’ora in corso, interventi per rimuovere le occlusioni dell’alveo del Lamone causati da materiale galleggiante nella zona a valle della rottura degli argini, dove si erano verificate anche erosioni delle sponde che interessavano le golene.
In località Boncellino, infine, c’è un altro intervento di somma urgenza, per un importo di 2 milioni di euro, tutt’ora in corso: si lavora per sistemare i danni avvenuti nel tratto di argine già interessato dalla rotta del maggio 2023 e per la ricostruzione di porzioni golenali franate nei tratti limitrofi.
























































