Dopo la denuncia “social” di un utente di Facebook che ha postato la foto di una famiglia di rom intenta ad arrampicarsi, nei pressi della chiesa di San Domenico, all’interno dei cassoni della Caritas per la raccolta dei vestiti, arrivano le reazioni della politica, sia da parte degli organi di maggioranza, sia da parte dell’opposizione.
Dall’interno della coalizione alla guida della città si alza la voce di Insieme per Cambiare:
“Il caso segnalato da un lettore con tanto di fotografia che evidenzia come una famiglia di rom, con due bambini presenti, sia intenta a rubare  dal box della raccolta benefica dei vestiti destinati alle associazioni umanitarie, è avvilente. Non è la Faenza che vogliamo. Il fatto accaduto di fianco alla Chiesa di San Domenico, in pieno centro cittadino, non andava fotografato, ma andava denunciato, questo avremmo fatto noi di Insieme per Cambiare.
Chi non si integra e chi viola le leggi e le regole civili della società faentina non è gradito. Insieme per Cambiare fa parte di questa giunta, ma non è disposta a tali affronti. Chi vuole bene a Faenza sa che non siamo disponibili a giustificazioni in questo caso e auspichiamo che tutti i cittadini siano pronti d’ora in avanti ad usare il telefono per una foto in meno e una chiamata in più alla polizia municipale e alle forze dell’ordine, solo in questo modo si può crescere insieme per una città, Faenza, che non è seconda a nessuno, in civiltà e rigore”.

Alla lista civica fa eco la Lega:
“Ecco qui i risultati delle politiche di integrazione dedicate ai rom dalla giunta Pd… Famiglie di rom che frugano nei cassonetti per la raccolta dei vestiti usati, rubano quelli in buone condizioni e abbandonano gli altri lungo le strade e nelle aiuole. Accompagnati, in queste azioni illecite, da bambini di pochi anni”. 
Commentano il consigliere regionale della Lega Nord, Andrea Liverani e il capogruppo Lega in consiglio, Gabriele Padovani.
“Nello scatto pubblicato, si vedono chiaramente una coppia di genitori che vanno a fare incetta di vestiti, rubandoli dai contenitori della Caritas, accompagnati dai loro due pargoli a cui evidentemente vogliono far apprendere velocemente i capisaldi della migliore educazione civica…”, ironizza Liverani. “Quei bambini sono sfuggiti dal controllo degli operatori e delle realtà a cui sono stati assegnati soldi pubblici e che dovrebbero lavorare sul territorio per promuovere attività di inclusione”, aggiungono il consigliere e il capogruppo “e questo è un fatto grave soprattutto considerato che il progetto prevederebbe anche la scolarizzazione dei minori che invece, evidentemente, a scuola non ci vanno”.
Il Comune di Faenza ha incassato 80.000 euro “grazie ad un bando regionale finalizzato all’inclusione dei minori e al superamento dei campi rom”, concludono. “E, a questo punto, vorremmo sapere come sono stati spesi e quali risultati, sull’integrazione di minori sono stati raggiunti”. Per chiedere chiarimenti sul caso Liverani ha depositato una interrogazione in Regione con la quale chiede se l’ente sia a conoscenza di come sono stati utilizzarti i fondi erogati e dell’efficacia dei progetti finanziati, anche in relazione al numero di bambini che frequentano la scuola.