Attimi di terrore, venerdì pomeriggio a Faenza, dove una donna del 1975, residente a Forlì, ma domiciliata di fatto in città, in via Marescalchi, ha minacciato una pattuglia della polizia locale manfreda impugnando una pistola. I vigili si erano presentati al domicilio della donna per dare seguito a un accertamento sanitario obbligatorio nei confronti della stessa, proposto dai medici dell’AUSL Romagna e disposto dal sindaco di Faenza. La donna, in evidente stato d’alterazione per il probabile uso di stupefacenti, alla vista delle divise, ha impugnato una pistola ad aria compressa che, per la potenza (7,5 j), è comunque classificata come arma minore da sparo, minacciando gli agenti. I componenti della pattuglia sono immediatamente intervenuti bloccandola e disarmandola. Gli agenti poi hanno accompagnato la donna presso le strutture sanitarie competenti, e, dopo la sua dimissione, hanno proceduto a denunciarla a piede libero per minacce e resistenza a pubblico ufficiale. L’arma è stata sequestrata e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria, anche al fine di procedere a prove balistiche per determinarne la reale potenzialità offensiva.