“Con le ultime novità introdotte dal Governo che non sa più che pesci pigliare per non ammettere il fallimento nell’aver puntato tutto solo sulla strategia vaccinale e sul green pass salva chiusure, si è andati ancora e inesorabilmente a colpire i diritti dei più giovani, i grandi assenti dai reparti covid e dalle terapie in tensive per Covid, ma i più colpiti invece dalle patologie neuropsichiatriche. Tentati suicidi, autolesionismo, disturbi dell’alimentazione e il dilagare di dipendenze patologiche di ogni tipo. Un’intera generazione sconvolta dal malessere alla quale sono stati sottratti sogni, relazioni, sport e scuola. E dal 10 gennaio la cura sarà ancora meno scuola e meno sport per una non bene precisata maggior tutela della salute dato che la copertura vaccinale tra i giovani è altissima e il paese non sarà certo salvato tenendo a casa la piccola percentuale di chi ancora non ha deciso di vaccinarsi.

Infatti, gli studenti non vaccinati non potranno più recarsi a scuola con i mezzi pubblici, non potranno più praticare nessun tipo di sport e in caso di compagni positivi vedranno applicarsi dad e quarantene discriminatorie in base al loro stato sanitario.

L’Emilia-Romagna ha il triste primato italiano per accessi ai pronto soccorso per disturbi della sfera psichiatrica (più del doppio rispetto l’anno precedente) e qui si parla di dad per gli studenti i cui genitori hanno fatto scelte legittime. Ma cos’è oramai legittimo? Un sistema regionale di tracciamento che fatica a rispettare i protocolli obbligando bambini sani a 15 giorni lontano dai banchi lo è? Dopo tanti sacrifici e anche dopo la consapevolezza che vaccinazione e green pass per i minori siano la foglia di fico per dissimulare le inefficienze del sistema sanitario e scolastico, vorremmo semplicemente dire all’unisono, uniti indipendentemente dal libretto vaccinale dei nostri figli e alunni, che è una grandissima vergogna aver introdotto l’obbligo vaccinale per gli studenti quale passaporto per fruire del diritto all’istruzione a fronte di una mancata assunzione di responsabilità.”

Rete Nazionale Scuola in Presenza – Persone contro la DAD Ravenna