“Quello presentato nei giorni scorsi da Bper Banca ha tutta l’aria di essere un piano industriale di “lacrime e sangue” per quanto concerne il piano occupazionale che, sino ad oggi, l’ex istituto modenese, oggi controllato dal gruppo Unipol, aveva garantito ai nostri territori. L’annuncio della chiusura di 230 filiali e la riduzione dell’organico di 1.300 persone, se confermati, avrebbero delle ricadute pesantissime sul territorio”.
Così il consigliere regionale della Lega, Marco Pettazzoni, questa mattina ha depositato un’interrogazione in cui chiede alla Giunta di viale Aldo Moro “la conferma del pesantissimo taglio di personale previsto nel nuovo piano industriale della banca” e se “alla luce dei 1.300 esuberi previsti intenda attivare un tavolo istituzionale con Bper per tutelare i lavoratori che si troverebbero fuori organico”.
“Se è vero che Bper rappresenta storicamente uno degli istituti di credito più radicati e maggiormente rappresentativi del nostro territorio – sottolinea Pettazzoni – è anche vero che la riorganizzazione del Gruppo, (allargatosi oltre i confini regionali a seguito dell’acquisizione dell’intera quota azionaria di Banco di Sardegna) e il fatto che oggi sia finito nell’orbita di controllo del Gruppo Unipol, fa sì che i tavoli di confronto sul nuovo piano industriale debbano necessariamente varcare i confini provinciali, per arrivare a quelli regionali e, non da ultimo, nazionali. A questo proposito, è preoccupante che ci venga riferito che, a seguito della presentazione del nuovo piano industriale, diversi sindaci emiliano romagnoli avrebbero chiesto un incontro ai vertici dell’Istituto bancario senza, però, aver ancora ricevuto alcuna risposta”.
“Da qui la necessità e l’urgenza che a scendere in campo per la tutela dei lavoratori e dell’occupazione dei nostri territori sia il governo della Regione Emilia-Romagna in prima persona” aggiunge il consigliere leghista, che conclude con una stoccata al Partido Democratico: “Sono forse questi i frutti delle politiche finanziarie del partito democratico? Il Pd non ha nulla da dire in relazione a questo piano industriale?