Secondo l’Istat ci sono 3,1 milioni di disabili in Italia, cioè il 5,2 per cento della popolazione. Fra quarant’anni, saranno oltre 4 milioni con un aumento del 25%, e gli over 74 cresceranno del 70%. Uno dei temi più sfidanti è e sarà sempre di più garantire il diritto ad una mobilità sostenibile per le persone con disabilità.

“Emerge quindi fortissima la necessità di politiche che favoriscano gli investimenti – ha dichiarato la consigliere del PD Patrizia Strocchi – per realizzare interventi strutturali che pongano al centro la mobilità e l’accessibilità per le persone con disabilità, come l’adozione dei PEBA. In Italia i PEBA vengono introdotti nella normativa italiana con la Legge 41/1986, integrati con la Legge 104/1992 che ne estende l’ambito agli spazi urbani. Ancora oggi, dopo tanti anni, oltre il 90% dei Comuni Italiani a cui è affidata la redazione dei Piani non ha adottato questi strumenti di civiltà.”

Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico ha assolto il suo ruolo sollecitando la Giunta fin dalla scorsa legislatura con uno specifico OdG nel 2015 e, nella legislatura vigente, stimolando fortemente la realizzazione di un convegno sulla figura e ruolo del Disability Manager e sui criteri generali di accessibilità e inclusione, concetti precisati nel DPR 503/96 relativamente agli spazi urbani.

“A ottobre 2018 – continua Strocchi – un nostro ulteriore documento sollecitava la Giunta ad agire attraverso il coinvolgimento nelle Commissioni delle associazioni che si occupano di disabilità, al fine di attuare i Piani e valutare l’istituzione della figura del Disability manager con il compito di favorire l’accessibilità ed inclusione urbanistica, sociale, scolastica, sportiva, turistica, ambientale, adottando i principi della Progettazione universale.

Il percorso del Comune di Ravenna rispetto a questi temi è avviato da tempo, declinato già in strumenti quali il PUMS (piano urbano per la mobilità sostenibile), ed il PUA (Piano urbano di accessibilità) nel 2016/17.

La presentazione del PEBA e del PCU (Piano Circolazione Urbana), è ora una realtà, anche se ovviamente non se ne può negare il ritardo, come purtroppo accaduto nella maggior parte dei Comuni italiani.

Va riconosciuto il ruolo svolto dalle Associazioni e dalle loro federazioni, in particolare da FAND, per la consulenza ai tecnici del Comune. Il coinvolgimento operativo delle Associazioni nella fase di stesura dei Piani testimonia la volontà di fornire alla nostra comunità uno strumento di pianificazione ampio e ambizioso.”

In Commissione il Gruppo del Partito Democratico ha chiesto di inserire in delibera l’aggiornamento periodico dei Piani per potervi introdurre ulteriori aree ed edifici, tenendo in considerazione le località decentrate, sempre con il coinvolgimento delle associazioni e dei Consigli Territoriali.

“Questo è un progetto estremamente importante conclude la consigliera dem – sul quale dovranno essere impegnati in modo interdisciplinare tutti gli assessorati e i vari settori dell’amministrazione in un approccio integrato. Per mettere in moto il Peba, abbiamo ancora bisogno di imparare dai cittadini e dalle associazioni ed essere guidati da professionisti esperti che ci abituino a progettare meglio. Per questo faremo il possibile per accelerare l’istituzione della figura del Disability Manager che, con una visione organica, dovrà guidarci nel migliorare le politiche urbane su questo tema.”