Nessuno si candida per catturare i daini. Le associazioni continuano a chiedere soluzioni non cruente

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Libera Caccia l’aveva detto ad inizio mese: “Non possono e non devono essere i cacciatori a togliere da un “cul de sac” coloro che sino ad oggi nulla hanno fatto per risolvere il problema dei daini nella Pineta di Classe”

E così è stato, memori degli scontri degli anni passati. Al momento è andata deserta l’indagine di mercato dell’Ente Parco del Delta del Po per affidare la cattura dei daini di Volano e di Classe, oltre mille esemplari, che sarebbero però poi stati destinati al macello. La vicenda torna in mano a Comune, Provincia, Regione e Prefettura.
Il parco ha lanciato l’allarme: gli ungolati sono troppi: almeno mille per mille ettari di bosco quando la presenza tollerabile sarebbe di un esemplare ogni dieci ettari. Se non si interviene, di qui a dieci anni il bosco sarà devastato. Gli animalisti continuano a chiedere interventi non cruenti e continueranno a sollecitare le istituzioni nei prossimi giorni.