Il mondo della cultura ravennate si stringe in lutto: a 73 anni, è morto il professore Ferrino Fanti, tra le altre cose scultore e incisore. Diplomato all’istituto Statale d’Arte per il Mosaico G. Severini di Ravenna e poi Laureato all’Accademia di Belle Arti di Urbino, negli anni ha realizzato sculture presenti nella nostra città, tra cui anche la panchina inclusiva della Darsena.

Cultore dell musica folclorstica romagnola, insieme all’amico Bruno Malpassi si è prodigato per candidare il Liscio a patrimonio Unesco. Negli ultimi anni, proprio per questo, è spesso apparso anche in televisione. Come incisore, collaborava anche con diverse gioiellerie della città.

A ricordarlo è l’amico e collega Marcello Landi, presidente dell’associazione Dis-Ordine: “Ferrino è stato un personaggio incredibile e una persona insostituibile: aveva una manualità unica – una qualità che sta scomparendo nella nostra società e che sarà impossibile ritrovare. Ha dato moltissimo per la città: dalle sue magnifiche insegne che creava con qualsiasi materiale, al ballo. Era una persona eccezionale e disponibile, anche con la nostra associazione. Si era detto disponibile per aiutarci a creare delle insegne con qrcode per il museo a cielo aperto di via Portone e senza di lui non sapremo cosa fare. Il suo negozio era il luogo di ritrovo per moltissimi”.

Sul suo profilo Facebook si legge: “Io son partito poi così d’improvviso
Che non ho avuto il tempo di salutare
Istante breve, ancora piu’ breve
Se c’e’ una luce che trafigge il tuo cuore…”.