“Buongiorno a tutti. Rispondo alla lettera della signora Elettra.
Innanzitutto la ringrazio, perché finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dire quello che è la realtà di questa città.
Concordo in tutto!
Rispondo anche ai commenti che ho letto…
Io sono un giovane di 26 anni… Per mia fortuna ho un lavoro che mi fa girare molte città.
Posso garantire che l’apatia che si vive qui confronto ad altre realtà è davvero imbarazzante…
Non bisogna andare molto lontano…
Andate a Rimini… Li in piazza con gli studenti ci sono non solo i professori, ma anche i genitori di questi ragazzi!
Rispondo alla signora che dice che i ragazzi fanno tanto volontariato…
Certo, un azione lodevole…
Ma… Aiutare il gattino abbandonato, pulire la spiaggia (cosa che dovrebbe fare il comune, pagando operai), fare il boyscout…
Ripeto azioni belle, ma da questo a un movimento che ripeto in tutta Italia si è sviluppato, ce ne corre!
Inutile dire che è da anni 70!!!
Mi domando dove vivete!!! Possibile che non vi accorgete che il mondo è in movimento???
A differenza vostra, credo nei giovani, credo che saranno loro a fare svegliare le coscienze. Dovreste essere anche voi cosiddetti adulti a spronarli ripeto, come ho visto a Bologna, Rimini, Roma e altre città.
Purtroppo è vero… Ravenna è una città borghese, guarda solo al proprio giardino, e questo fa male! Una città che ha lottato per la resistenza, che ha avuto Bulow!
Signora Elettra, se sarò a Ravenna il giorno 8 marzo sarò anche io davanti l’ingresso dell’ospedale di Ravenna. Grazie mille.”
Matteo (lettera firmata)