Si è svolta sabato la cerimonia di commemorazione degli 81 anni della Battaglia delle Valli di Mandriole, uno degli episodi più significativi della lotta di Liberazione nel territorio ravennate. A rappresentare l’Amministrazione comunale era presente l’assessore Giancarlo Schiano, insieme ai numerosi partecipanti riuniti per rendere omaggio ai caduti.
Il momento istituzionale, organizzato dalla sezione provinciale ANPI Ravenna e dalle sezioni di Bagnacavallo, Voltana, Lugo, Alfonsine, Cotignola, Sant’Alberto, Lavezzola, Conselice, Massa Lombarda, Mezzano, Porto Corsini e Marina di Ravenna, ha previsto la tradizionale deposizione delle corone d’alloro ai cippi e al monumento dedicati ai combattenti.
La cerimonia è stata anche un’occasione per ripercorrere gli eventi storici della cosiddetta Battaglia delle Valli, avviata subito dopo la liberazione di Ravenna il 4 dicembre 1944. In quei giorni gli alleati, dopo aver conquistato la città, furono costretti a fermarsi lungo i canali, lasciando i partigiani della 28ª Brigata Garibaldi “Gordini”, guidata da Bulow (Arrigo Boldrini), a fronteggiare da soli le truppe tedesche in campo aperto, armati solo di armi leggere.
Sant’Alberto fu liberata il 6 dicembre, ma poche ore dopo un violento contrattacco tedesco costrinse i partigiani alla ritirata. Solo il 5 gennaio 1945, dopo duri e sanguinosi scontri, la località fu definitivamente liberata dai reparti della 1ª Divisione canadese, diventando un punto strategico fondamentale in vista dell’offensiva di primavera, alla quale parteciparono anche i partigiani della Brigata Gordini e i fanti italiani del Gruppo di Combattimento “Cremona”.
Durante il suo intervento, l’assessore Schiano ha ricordato il valore morale e civile di questa ricorrenza:
“La nostra presenza qui a Mandriole è un atto di fedeltà alla nostra storia e un ringraziamento dovuto. La Battaglia delle Valli, spesso sottovalutata, è una radice profonda della nostra identità. Ricordare i sacrifici compiuti tra Sant’Alberto, Porto Corsini e Mandriole è fondamentale: furono i partigiani, insieme agli Alleati, a contribuire in modo decisivo alla liberazione della nostra terra dal nazifascismo. Custodire la memoria è il nostro dovere affinché la libertà non sia mai data per scontata.”
La commemorazione si è conclusa nel raccoglimento della comunità, unita nel rinnovare l’impegno alla memoria e ai valori democratici.

























































