Il 12 settembre scorso in Vietnam a Ho Chi Minh City, nuovo nome di Saigon, ha avuto inizio una nuova avventura della Young Musicians European Orchestra, una delle start-up orchestrali italiane più dinamiche,  legata al Maestro Paolo Olmi, ma animata da giovanissimi musicisti sia italiani che di molte altre nazioni.

Il Direttore Artistico della Orchestra è Ignacio Abalos Ruiz, 33 anni, e il Vice Presidente Martino Colombo dì 19 anni.

Dalla sua costituzione la Ymeo ha sempre avuto una vocazione unica, nel panorama italiano delle orchestre giovanili, per le attività all’estero, che promuovono nel mondo la musica e i musicisti italiani all’insegna del dialogo culturale, sociale e religioso

La Ymeo è stata la prima Orchestra occidentale in Iran dopo 50 anni, ha eseguito tournée in Cina, Austria, Albania; ogni anno porta i concerti di Natale a Betlemme e Gerusalemme; ha accolto musicisti da tutte le principali Nazioni del mondo, comprese l’Iran, la Corea del Nord, la Mongolia e il Kazakistan.

Il progetto in Vietnam, fortemente sostenuto dal Consolato Generale d’Italia a Ho Chi Min, dal  Cidim-Comitato Nazionale Italiano Musica, dal Ministero della Cultura e dalla Regione Emilia Romagna, si propone di collaborare con l’Opera Nazionale di Ho Chi Minh, che da decenni diffonde in Asia il melodramma con una sua orchestra, un coro, un corpo di ballo e un nutrito gruppo di cantanti.

Pochissimi di questi artisti però hanno avuto contatti con il mondo musicale e teatrale italiano e da loro è partita la richiesta di collaborare con il Maestro Olmi e la Ymeo per lo studio, la ricerca e la formazione sul repertorio italiano, sia operistico che strumentale.

La prima a partire per il Vietnam è stata la cantante Wilma Vernocchi, espertissimo soprano che dopo una carriera internazionale è oggi una insegnante di canto appassionata e competente.

La Signora Vernocchi per 12 giorni ha lavorato con i cantanti e i coristi vietnamiti approfondendo lo studio sulla tecnica  vocale, la conoscenza del testo italiano e lo stile del belcanto.

Contemporaneamente è partito il Maestro Olmi che ha tenuto una serie di masterclass all’Università di Ho Chi Minh.

Nei giorni successivi il Coro, i solisti e l’Orchestra dell’Opera di Ho Chi Minh, insieme ai loro giovani colleghi arrivati dall’Italia, hanno effettuato parecchie sessioni di prove di assieme per finire il 23 settembre in un grande Concerto interamente dedicato al repertorio Italiano.

Con loro anche due talentosi cantanti Italiani: il tenore Manuel Amati e il soprano Scilla Cristiano, che si sono confrontati con i loro colleghi asiatici.

Il lungo programma musicale eseguito il 23 settembre -al Teatro dell’ Opera di Ho Chi Minh –  ha compreso non solo sinfonie, romanze e cori da Opere, ma anche alcuni brani strumentali e solistici molto interessanti del repertorio italiano, affidati a tre giovanissimi musicisti della Orchestra: il violoncellista Enrico Mignani, la Violinista Lucrezia Costanzo e il contrabbassista Diego de Santiago.

“Appena si è sparsa la notizia della nostra Tournée a Ho Chi Minh – dice il Maestro Olmi – molte realtà musicali Vietnamite ci avevano chiesto di fermarci alcuni giorni in più per collaborare anche con loro. Purtroppo questa volta non sarà possibile, dobbiamo rientrare subito in Italia per essere presenti il giorno delle elezioni, ma contiamo di tornare sicuramente e di collaborare anche con le Orchestre Sinfoniche di Hanoi e di Ho Chi Minh.

L’Orchestra ed io siamo molto contenti di tornare all’estero dopo il Covid. Quest’anno abbiamo già partecipato alla Settimana della Cultura Italiana a Tirana, dopo il Vietnam sarà la volta della Terra Santa in dicembre mentre in marzo saremo per alcuni concerti in Libano, al Festival di Beirut e a Tiro.

In aprile si ripeterà la nostra collaborazione con il Bach-Chor di Monaco, mentre stiamo preparando altri progetti in Turchia con la Bilkent University e addirittura in Congo!”

Il concerto di ieri 23 settembre presso il Teatro dell’Opera di Ho Chi Minh City ha visto una grande partecipazione di pubblico giovane, quello degli universitari che avevano seguito con passione le lezioni di Paolo Olmi.

Tutti i brani hanno ottenuto grandi applausi, che sono diventati vere ovazioni dopo la Sinfonia dalla Semiramide di Rossini e dopo il monumentale finale dal Guglielmo Tell.

Particolare successo per i due giovani solisti della orchestra, Enrico Mignani al violoncello e Diego de Santiago al contrabbasso, che hanno eseguito due pagine virtuosistiche di Paganini e Bottesini ottenendo applausi, grida e boati di entusiasmo dal pubblico.