“Trovo veramente fuori luogo le accuse di lentezza mosse al Governo Meloni da certi parlamentari romagnoli di sinistra”. Risponde così la senatrice Marta Farolfi, di Fratelli d’Italia, alle critiche mossa da Ouidad Bakkali, deputata del Partito Democratico, nei confronti del Ministro alla Protezione Civile Nello Musumeci. Il ministro aveva indicato in 9 anni il tempo per la ricostruzione della Romagna dopo l’alluvione, un tempo eccessivo secondo l’onorevole del centrosinistra.
“Vorrei ricordare che nel 2016 il governo allora in carica iniziò a predisporre il Piano Nazionale per l’adattamento al mutato contesto climatico, purtroppo però quel piano in 6 anni non è mai decollato. Ed è solo grazie al governo Meloni se oggi verrà ripreso e aggiornato prevedendo, in primo luogo, interventi di prevenzione sistematica su tutto il territorio nazionale e, in secondo luogo, la metodologia di ricostruzione che non può più durare decenni” contrattacca Farolfi.
“Quando il Ministro Musumeci, molto prima dell’alluvione in Romagna, è venuto in Commissione Ambiente ad illustrare come intendeva mettere mano al Piano ha dichiarato che le ricostruzioni non possono durare fino anche a 40 anni e che occorre mettere un limite di tempo che potrebbe essere ragionevolmente di 9 anni. La polemica della sinistra è quindi del tutto fuori contesto altrimenti avrebbe dovuto chiedersi perché la struttura commissariale del post-sisma in Emilia-Romagna è ancora aperta dopo 12 anni.
A chi, poi, sui giornali locali ( Sindaco di Lugo, Ranalli) se ne esce dichiarando che ‘la destra continua ad avere un atteggiamento negazionista sulla crisi climatica che è in parte la vera colpevole’ dell’alluvione, chiedo:
perché se la sinistra, che governa da decenni tanti comuni della Romagna nonché la Regione e che è stata al governo gli ultimi 11 anni, era così consapevole dei rischi del cambiamento climatico non ha messo in atto tutto il possibile per limitare e ridurre gli effetti di eventi meteorologi estremi come è successo in questo caso?
Perché non ha portato a compimento il Piano Nazionale? Perché non ha costruito tutte le casse di espansione previste? Perché non ha manutentato e messo in sicurezza i corsi d’acqua? Perché in certe città si è costruito sotto il livello dei fiumi? Perché si è costruito nelle aree definite a pericolosità idraulica? Perché la Legge Urbanistica del 2017 di fatto consente un utilizzo del suolo pari a quello degli anni precedenti, aggravando così il bilancio delle aree impermeabili?
Il Governo Meloni ha varato un decreto di aiuti per più di 2 miliardi e sta lavorando con la Regione, con le Provincie, con i Sindaci e con le parti sociali per meglio comprendere dove intervenire e in che misura ma sembra che l’unica cosa che interessa la sinistra sia fare polemica e alzare il tiro per la nomina del Commissario al fine di poter gestire i proventi relativi”.