Una delegazione dell’A.F.e.V.A. (Associazione Familiari e Vittime Amianto) di Ravenna sarà a Roma, giovedì 8 novembre, dove parteciperà alla manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil -Associazioni Amianto, con presidio al Ministero del Lavoro.

“Abbiamo deciso di attivarci e manifestare – dice Idilio Galeotti, referente Afeva della provincia di Ravenna – per chiedere giustizia per le tante persone che si sono ammalate e in tanti casi morte per cause dovute all’amianto.

Nello specifico chiediamo al Ministero del Lavoro che: nell’ambito della Legge di Bilancio siano approvate misure per gli ex-esposti amianto e gli ammalati da amianto; riconoscimento di tutte le esposizioni amianto ai lavoratori fino alla bonifica del sito; riapertura dei termini per la presentazione delle domande previdenziali bloccate al 2005; misure per garantirne il diritto, oggi costellato di difficoltà; riforma del Fondo Vittime Amianto, da subito rivalutazione dell’assegno alle vittime amianto non professionali da 5.600 a 12.000 euro; riconoscimento Inail di tutte le malattie professionali da amianto; aumento delle risorse per avere più personale Ausl di vigilanza dei cantieri di bonifica amianto. Inoltre a tutto il Governo chiediamo: la realizzazione del Piano Amianto Nazionale; la promozione di un Testo Unico Amianto, riaprendo, la consultazione sul testo elaborato nella scorsa legislatura. Tutto questo – conclude Idilio Galeotti – mentre si è riaperto l’iter giudiziale nell’appello per le morti del petrolchimico a Ravenna.

A questo proposito, non intendo entrare nel merito dell’attività processuale, ma penso che ammalarsi e morire per cause dovute al lavoro sia la più grande ingiustizia che una persona possa subire e a Ravenna sono tante le persone morte per malattie provocate dall’amianto.

Proprio per questo, spero possano trovare il giusto riconoscimento e dignità anche da questo appello processuale. Come Associazione Familiari e Vittime Amianto, siamo presenti con sportelli aperti tutti i giorni, nelle sedi Cgil di Ravenna in via Matteucci 15 e a Faenza in via Chiarini 12, nei quali siamo disponibili ad ascoltare, dare consigli e altro, a tutte le persone che vorranno fare parte della nostra associazione e intendono occuparsi delle problematiche derivate dall’amianto”.