“A Ravenna è stato annunciato l’arrivo del “Comitato Remigrazione e Riconquista”, un movimento riconducibile all’ultradestra più radicale, nato dalla collaborazione tra realtà note per posizioni estremiste e nostalgie neofasciste come CasaPound, Rete dei Patrioti e Veneto Fronte Skinheads. Il gruppo ha convocato per sabato 22 novembre una manifestazione costruita su slogan che alimentano odio, paure e contrapposizioni, dipingendo Ravenna come una città fuori controllo.
Il segretario comunale del Partito Democratico di Ravenna, Lorenzo Margotti, esprime ferma contrarietà all’arrivo in città di organizzazioni che hanno fatto dell’intolleranza, della propaganda xenofoba e della distorsione della realtà il proprio tratto distintivo.
«Ravenna non è come la descrivono e rifiuta con forza chi arriva qui per diffondere paura e divisioni. La nostra comunità è molto distante dall’immagine cupa e strumentale che questi gruppi provano a costruire per ottenere visibilità politica. La parola remigrazione non ha nulla a che fare con la sicurezza: è un concetto ideologico che nella retorica dell’estrema destra indica l’espulsione o il rimpatrio forzato di persone considerate “non assimilate” o “non appartenenti” alla comunità nazionale. Una visione inaccettabile, incompatibile con la Costituzione e con i valori democratici, che richiama i peggiori fantasmi del passato e alimenta il conflitto sociale.
Una manifestazione che porta in piazza sigle neofasciste e parole d’ordine incompatibili con i principi costituzionali – aggiunge Margotti – non dovrebbe trovare spazio nella nostra città. Per questo chiediamo alle autorità competenti di valutare attentamente la situazione e di non permettere lo svolgimento di un’iniziativa che rischia solo di produrre tensioni e strumentalizzazioni».
Il Partito Democratico ribadisce il proprio impegno a difendere la convivenza civile e la sicurezza reale, affrontata con serietà e senza strumentalizzazioni. Le campagne che diffondono paura e disinformazione non rappresentano la nostra città democratica, antifascista e solidale e non troveranno spazio nella sua cultura politica.”


























































