“La tragica morte di Brahim Ait El Hajjam in un cantiere pubblico dell’Emilia Romagna lascia sgomenti. Morire di caldo mentre si lavora è una sconfitta per tutti. A nome delle lavoratrici e dei lavoratori edili della provincia di Ravenna, Feneal Uil, Fillea Cgil e Filca Cisl esprimono vicinanza e cordoglio alla famiglia. “Come categorie edili della provincia di Ravenna, unitariamente, abbiamo sempre chiesto con forza regole chiare e misure preventive contro i rischi climatici – commentano Antonio Pugliese, Roberto Martelli e Roberto Casanova, segretari territoriali di Feneal, Fillea e Filca -. Oggi, grazie anche alla pressione portata avanti dalla nostra categoria a livello regionale, l’Emilia Romagna ha finalmente un’ordinanza anti-calore che rappresenta una tutela concreta per migliaia di lavoratori dei cantieri e delle imprese edili anche qui sul nostro territorio. Questo risultato è un passo avanti concreto anche per la nostra provincia, dove troppo spesso le lavorazioni edili vengono portate avanti a qualsiasi condizione, senza adeguate tutele. Ora ci sono regole precise che non possono più essere ignorate. Chiediamo a tutte le imprese, ai committenti, alle stazioni appaltanti di Ravenna di rispettare e far rispettare l’ordinanza. Invitiamo tutti i lavoratori a verificare le mappe di rischio e a segnalare subito ai propri delegati e alle nostre sedi sindacali eventuali violazioni o forzature. La salute e la sicurezza non sono un favore, ma un diritto di chi ogni giorno lavora nei cantieri, sotto il sole e con temperature estreme. Vigileremo cantiere per cantiere, pronti a far valere ogni strumento per bloccare comportamenti irresponsabili. La vita di chi lavora vale più di qualsiasi appalto o cronoprogramma”.

L’Ordinanza n. 150 del 30 giugno 2025, valida fino al 15 settembre 2025, prevede:

– Divieto di lavoro all’aperto nei cantieri edili e nei piazzali scoperti dalle 12.30 alle 16.00, nei giorni in cui il livello di rischio è segnalato come “ALTO”.

– I datori di lavoro devono consultare le mappe Worklimate (www.worklimate.it – sezione “Sole – attività fisica alta”) aggiornate ogni giorno per verificare se scatta il divieto.

– Le imprese devono adottare misure organizzative e preventive: rimodulare orari di lavoro, turnazioni, pause più frequenti, lavorazioni al coperto o in zone ombreggiate, garantire acqua e ripari.

– Tutto questo deve avvenire con il coinvolgimento dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS/RLST) e delle rappresentanze sindacali di cantiere.”