Scade il 30 marzo il termine per rendicontare le spese sostenute con il Contributo di Immediato Sostegno

A quasi due mesi dalla scadenza per la rendicontazione dei contributi di immediato sostegno (CIS), l’Unione della Romagna Faentina rende note alcuni dati relativi ai contributi a sostegno delle famiglie colpite dagli eventi alluvionali dello scorso maggio, insieme ad alcuni consigli pratici per la rendicontazione.

Contributo di Autonoma Sistemazione: alcuni dati 

Più del 61% delle famiglie che avevano fatto domanda per ricevere il CAS è già rientrato nelle proprie abitazioni o ha trovato una sistemazione alternativa definitiva, un dato che segnala un progresso positivo verso la normalità per le famiglie dell’Unione della Romagna Faentina. Purtroppo, ancora molti nuclei familiari, principalmente residenti nel Comune di Faenza, sono percettori del CAS. Si ricorda che qualsiasi cambiamento rispetto a quanto indicato in sede di domanda (ad esempio: il rientro nell’abitazione, il decesso di un membro del nucleo familiare, la nascita di un figlio…), deve essere comunicato entro cinque giorni dal verificarsi dell’evento per garantire la corretta erogazione del contributo.

Contributo di Immediato Sostegno: aggiornamenti e consigli per la rendicontazione 

Per quanto riguarda il Contributo di Immediato Sostegno (CIS), invece, circa il 60% dei cittadini beneficiari del contributo deve ancora rendicontare: un dato che suscita preoccupazione dal momento che si tratta di oltre 3.700 domande di saldo da ricevere entro il 30 marzo 2024. Coloro che non presenteranno il rendiconto entro il 30 marzo dovranno restituire l’acconto di 3.000 euro precedentemente ricevuto dalla Protezione Civile.

Per rendicontare correttamente le spese sostenute, è fondamentale allegare alla domanda di saldo soltanto fatture e scontrini “parlanti” ossia contenenti il codice fiscale del beneficiario del contributo o scontrini che attestino l’acquisto di beni con pagamento tracciato, che vanno allegati alla copia dei bonifici o dei POS. Si fa presente che i pagamenti in contanti non sono accettati, mentre sono ammessi tutti i pagamenti tracciabili (bonifici, bancomat, carta di credito, ecc.).

Per agevolare i cittadini interessati in questa attività, l’Unione della Romagna Faentina desidera dare alcuni consigli pratici per la rendicontazione del CIS. In primo luogo, non attendere gli ultimi giorni, ma presentare la rendicontazione il prima possibile, specialmente una volta raggiunta la cifra massima ammessa per il contributo (ovvero 5.000,00 euro). Ulteriori fatture relative a danni strutturali possono essere conservate e rendicontate successivamente nel contesto della Ricostruzione, secondo quanto stabilito dall’Ordinanza 14/2023 del Commissario Straordinario (Ordinanza Famiglie). Si specifica inoltre che la rendicontazione è obbligatoria anche per coloro che hanno ricevuto l’acconto (3.000,00 euro) e non intendono richiedere il saldo, rendicontando in questo caso soltanto le spese sostenute pari o inferiori ai tremila.

Infine, si ricorda che per concludere la pratica di rendicontazione non è obbligatorio presentarsi presso lo sportello dedicato presso i Comuni dell’Unione, ma si può procedere anche in autonomia secondo due modalità: attraverso il portale online dell’Unione accedendo con SPID/CIE/CNS, o in alternativa inviando il modulo B1 (disponibile sia sul sito dell’Unione sia su quello della Regione Emilia-Romagna) alla PEC pec@cert.romagnafaentina.it, indicando il nominativo del richiedente nell’oggetto.