Contestazione all’ingresso dell’OMC da parte di Potere al Popolo, Legambiente, Per il Clima – Fuori dal Fossile.
Davanti al Pala De André, come tutti gli anni, è stato organizzato un presidio di contestatori. Diverse le motivazioni alla base della contestazione: la prigionia di Patrick Zaki, per la quale non si vede la fine, l’uccisione di Giulio Regeni e le politiche legate ai combustibili fossili che rallentano la transizione energetica e lo sviluppo delle tecnologie per le energie rinnovabili. Per i manifestanti, infatti, non è bastato il cambio di nome per la fiera dell’offshore, passata da Offshore Mediterranean Conference alla nuova denominazione Med Energy Conference & Exhibition e la decisione di introdurre i temi della transizione all’interno della fiera.

Fra gli ospiti infatti di OMC quest’anno è possibile notare la presenza di Tarek El Molla, ministro egiziano del petrolio e delle risorse minerarie. I manifestanti inoltre accusano lo Stato Italiano di continuare a mantenere rapporti, soprattutto economico-militari, con l’Egitto nonostante il caso Regeni e l’ostruzionismo nelle indagini da parte delle autorità egiziane. Infine, al centro delle proteste, i rapporti di ENI in Egitto. Anche la compagnia italiana è fra gli ospiti e i sostenitori più illustri della fiera ravennate.

Quest’anno però, di fronte ai contestatori, si è insediato un altro picchetto, una sorta di contro-manifestazione organizzata dal Partito Repubblicano per accogliere i visitatori all’OMC: “È chiaro a tutti noi che la transizione ecologica può essere fatta solo consolidando le peculiarità ravennati”, dice Eugenio Fusignani, vicesindaco e capolista Pri “se si spegne il gas, non si accende la luce, di questo siamo certi noi repubblicani. inoltre per Ravenna il comparto energia significa know how, posti di lavoro, conoscenze, relazioni, ovviamente giro d’affari importante e sviluppo. Siamo sicuramente favorevoli alla transizione ecologica, ma all’interno di un piano nazionale dell’energia che prenda in considerazione le peculiarità di Ravenna, capitale dell’energia”.