«Sconcertante come un assessorato possa chiamarsi dei “diritti degli animali” ed essere pure in quota M5S, i sedicenti paladini dell’ambiente e della trasparenza, ma non vengano garantiti nemmeno i “diritti dei cittadini” a ricevere risposte veritiere».

Il comitato a difesa delle nutrie del Parco Teodorico si scaglia contro l’assessore comunale all’ambiente e ai diritti degli animali Igor Gallonetto, reo, a detta degli ambientalisti, di aver promesso di richiedere la sospensione degli abbattimenti delle nutrie, senza però di fatto averlo ancora ottenuto.
Il comitato denuncia infatti la presenza della polizia provinciale nuovamente all’interno del parco nella mattinata dell’8 novembre, ipotizzando altre uccisioni: «Ricordiamo che, come verificato in diverse occasioni attraverso altre testimonianze, la Polizia provinciale entra a disporre le gabbie-trappola in serata, poi la mattina vengono ritirate e le nutrie freddate con arma da fuoco direttamente dentro le gabbie. La strage dunque continua: chissà quante ne saranno state uccise ieri sera. Con orrore alcuni giorni fa sono stati filmati due cuccioli di pochissimi giorni, poi spariti, che cercavano invano di alimentarsi da un adulto credendo fosse la propria madre evidentemente già uccisa. Animali ormai domestici, ignari e confidenti, che i genitori mostrano ai bambini, sterminati in questo modo brutale senza che sia stata presa in considerazione alcuna alternativa ecologica, come peraltro previsto dalla delibera regionale 2…/2021».

In merito alla sospensione, l’assessore comunale Gallonetto ha sempre sostenuto di non avere i poteri legali per deliberarla. Di parere diverso il comitato: «Perché l’assessore del Movimento 5 stelle, che avrebbe pieno potere per attuare scelte etiche ed ecologiche, si nasconde promettendo cose che poi non vengono attuate? Attendiamo comunicazione, nel caso invece avesse deciso di dar corso oggi a quanto affermato ieri. Al contempo, ci chiediamo se si rendano conto, quelli del Movimento 5 Stelle così come tutto il Consiglio Comunale, quale ondata di cieco odio contro esseri senzienti si sia scatenata in merito alla vicenda, stando ai commenti sui social. Magari per loro è motivo di rassicurazione, anche dal punto di vista del consenso, per noi invece la conferma che la cultura del rispetto e della non violenza sia ancora molto lontana in una città che è fanalino di coda rispetto alla tutela dell’ambiente, e che le Istituzioni non si preoccupino certamente di fare azione educativa ed informativa. Gli ultimi degli ultimi non importa a quale razza appartengano, quando manca empatia, pietas, conoscenza dei fatti e ragione».

Si chiede infine «Se la strage continua, di quale tipo di benessere e di quali animali si occupa in particolare l’assessorato del Comune di Ravenna? C’era bisogno di creare un assessorato apposito? Dimissioni subito per l’assessore del Movimento 5 Stelle che condanna a morte animali di fatto domestici dentro ad un Parco urbano ed ignora ogni proposta etica e di buon senso dei cittadini.»