“La situazione nella Casa Circondariale di Ravenna è ormai insostenibile.” A lanciare l’allarme è la FP CGIL, che torna a denunciare la grave carenza di personale all’interno dell’istituto penitenziario, parlando apertamente di un rischio concreto di collasso organizzativo e di sicurezza.
Secondo quanto riportato dal sindacato, i lavoratori in servizio sono costretti a sacrificare i riposi settimanali, affrontare turni minimi di 8 ore e, sempre più spesso, doppi turni consecutivi, senza possibilità di recupero. Una condizione che – sottolinea la nota – non solo mina il benessere psico-fisico degli operatori, ma mette seriamente a rischio la loro incolumità.
“I lavoratori – scrive la FP CGIL – si ritrovano a operare da soli sui piani, senza alcun supporto, esponendosi a pericoli diretti e compromettendo la sicurezza dell’intero istituto.”
Il sindacato si rivolge direttamente alle autorità competenti, chiedendo un intervento urgente presso il Ministero della Giustizia per colmare le gravi lacune di organico e ripristinare condizioni minime di sicurezza e dignità sul lavoro.
Il grido d’allarme della FP CGIL si inserisce in un contesto nazionale sempre più difficile per il sistema carcerario italiano, dove il sovraffollamento e la mancanza di personale rappresentano criticità croniche.























































