L’onorevole Ouidad Bakkali, insieme ai colleghi Casu, Barbagallo, Ghio e Morassut, ha presentato un’interpellanza urgente alla Camera dei Deputati per chiedere al ministro dell’Economia e delle Finanze di intervenire sulla recente decisione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di declassare l’Ufficio Dogane di Ravenna dalla prima alla terza fascia.

“L’interpellanza urgente verrà discussa venerdì e in quella sede la deputata ravennate riceverà alcune prime risposte dal Governo che le risponderà in Aula a Montecitorio.

La decisione risulta incomprensibile e gravemente inadeguata, tenendo conto del ruolo strategico che il porto di Ravenna ricopre per l’economia regionale e nazionale. Lo scalo ravennate, infatti, genera un gettito erariale di oltre 2 miliardi di euro l’anno tra dazi e IVA, ed è il punto di riferimento per il traffico merci e passeggeri nell’Adriatico.

«Si tratta di un errore strategico gravissimo – si legge nel testo dell’interpellanza – che rischia di penalizzare pesantemente il porto di Ravenna, compromettendo il sistema economico regionale e nazionale.»

Il porto di Ravenna è attualmente interessato da importanti investimenti infrastrutturali nell’ambito del Progetto Hub Portuale, del PNRR e di altri finanziamenti pubblici, che puntano a potenziare la capacità complessiva dello scalo e a renderlo più competitivo nel panorama internazionale. Il declassamento deciso dall’Agenzia delle Dogane rischia però di vanificare questi sforzi, creando pregiudizi sulla sicurezza, sull’efficienza dei servizi e sulla competitività complessiva del sistema portuale.

L’interpellanza chiede al ministro di rivedere la decisione dell’Agenzia delle Dogane, ripristinando la classificazione di prima fascia per l’Ufficio di Ravenna, in modo da garantire il supporto necessario a un porto che è classificato dalla legge come di rilevanza internazionale.

«L’ufficio delle Dogane deve crescere insieme allo scalo portuale – sottolinea Bakkali – per rispondere a una competizione sempre più aspra e per supportare al meglio le sfide dello sviluppo economico e strategico di Ravenna e del Paese. Questa scelta potrebbe avere gravi ripercussioni occupazionali e un calo di competitività rispetto ad altri porti del Nord Adriatico, come Trieste, Venezia e Ancona.»

Bakkali chiede un intervento rapido del Governo per garantire che il porto di Ravenna continui a ricoprire un ruolo di primo piano nell’economia italiana ed europea.”