“Martedì 15 luglio, alle ore 8, è avvenuto un secondo grave incidente preannunciato, nel giro di otto mesi, sulla via Trieste, tra Ravenna e il mare, nello svincolo che dal cavalcavia conduce al porto sulla via Classicana. Un ciclista di 35 anni, probabilmente un portuale che, provenendo da Ravenna, era diretto al lavoro, è stato travolto, svoltando a sinistra, da un motociclista 29enne che sopraggiungeva nello stesso senso. Meno grave il motociclista, ha riportato invece lesioni di massima gravità il ciclista, trasportato perciò in elicottero al trauma center dell’ospedale Bufalini di Cesena. Analogo incidente rovinoso era successo il 29 settembre 2024, alle ore 7, nella medesima situazione, ad un 24enne bengalese, che, scontratosi con un auto, è stato ugualmente trasportato al Bufalini col codice più infausto.
Profeta inascoltata di sciagure è stata, purtroppo, Lista per Ravenna, quando, il 9 luglio 2024, presentò al sindaco de Pascale un’interrogazione che chiedeva, già nel titolo: “Una pista ciclabile per i lavoratori portuali senza auto”. Segnalammo “la situazione potenzialmente pericolosa in cui versano i numerosi ciclisti che, spesso, non avendo altro mezzo che la bici, ed essendo carente la linea bus pubblica, si recano al loro lavoro nell’area portuale percorrendo via Trieste la mattina tra le 6.00 e le 8.00. Quelli in partenza dalla città, obbligati, dopo il ponte mobile, in mancanza di una pista ciclabile, a transitare sulla banchina posta nella loro direzione, una volta giunti sul cavalcavia imboccano contromano, per accorciare il percorso, l’uscita verso il porto, rischiando di essere travolti dai mezzi a motore […]. Le Autorità competenti devono porsi il problema di realizzare una pista ciclabile per i lavoratori portuali privi di auto prima che avvengano incidenti gravi o addirittura mortali”.
Questa la risposta dell’assessore alla Mobilità Baroncini: “Nel PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), adottato dalla Giunta comunale il 19 dicembre 2023, […] è previsto anche il collegamento tra la rete esistente e la zona portuale in destra canale Candiano, sostanzialmente in linea con la richiesta dell’interrogazione, per garantire una futura continuità tra la città (zona ponte mobile) e via dell’Idrovora. […] In considerazione della particolarità degli insediamenti a servizio dell’area portuale, la definizione del tracciato dovrà essere oggetto di confronto con l’Autorità di Sistema Portuale”. Lista per Ravenna chiede da tempi immemorabile una pista ciclabile su via Trieste. Quella annunciata dall’assessore, tra il ponte mobile di Ravenna e via dell’Idrovora, sarebbe peraltro di grande beneficio anche per la tanto decantata mobilità ciclistica dei cittadini e dei turisti, che potrebbero recarsi al mare, in condizioni di sicurezza, sul percorso più breve e lineare.
Attraverso il bando LAB MOVE-UP, la Regione Emilia-Romagna ha inoltre affidato al Comune di Ravenna, in compartecipazione con Confindustria, Autorità Portuale e Istituto Trasporti e Logistica, un progetto pilota innovativo di mobilità sostenibile per i lavoratori del Porto di Ravenna, che ha avuto inizio nel giugno 2024.
È dunque indispensabile, per sperare che non succedano altri gravi incidenti del genere, chiedere alla Giunta Barattoni a che punto di elaborazione e di fattibilità sono i progetti PUMS e LAB MOVE-UP di cui sopra.”
























































