“Capisco un’azienda che ha fatturato meno perché la strada si è interrotta”, come un b&b o un piccolo ristorante, “ma c’è un principio giuridico che non prevede di processare” questo tipo di risarcimento, quindi “non può essere compreso in nessuna delle ordinanze del commissario”.
Lo ha chiarito il generale Francesco Figliuolo, commissario straordinario alla ricostruzione post alluvione, oggi a Sasso Marconi (Bologna) per un punto con sindaci, Regione e altri enti locali.
“Capisco sul tema dei rimborsi l’attesa da parte di aziende e privati – ha detto il generale – Noi cercheremo di essere veloci così come abbiamo fatto per la ricostruzione pubblica, ma bisogna togliere questa idea”.
Quanto ai fondi “non voglio entrare nella dinamica” perché “capisco che fa parte di una logica ‘politica’, ma oggi la struttura commissariale ha 630 milioni per la ricostruzione privata cui si aggiungeranno dal primo gennaio altri 700 milioni. Sono pochi? medi? tanti? Non lo sa nessuno. Dobbiamo cominciare a capire e rimborsare. La piattaforma Sfinge sta funzionando”. Da queste prima stime “partiremo per chiedere ulteriori nuovi fondi”.