257 persone: tanti saranno i partecipanti che giovedì 23 giugno hanno prenotato un posto a tavola alla “Cena delle Stelle”, l’evento dell’Istituto Oncologico Romagnolo che unisce solidarietà, lotta contro il cancro e alta cucina. La serata, che si svolgerà a partire dalle ore 20 presso il Ristorante “Casa Spadoni” di Faenza in via Granarolo 99, è la riproposizione di quanto avvenne nel 2019 per celebrare nella maniera migliore il quarantesimo compleanno della no-profit fondata nel 1979 dal prof. Dino Amadori: un grande successo che portò più di 400 persone a tavola, tra cui anche tanti volontari IOR, per un incasso superiore ai 14.000 euro da devolvere sempre alla causa della ricerca scientifica. Quest’anno, in occasione del ritorno della cena stellata dopo due anni di assenza a causa della pandemia, l’Istituto Oncologico Romagnolo ha deciso di riconsiderare il format: non più uno speciale festeggiamento “di popolo” ma un’autentica serata esclusiva, anche in virtù dei nomi di spicco che metteranno la firma sulle portate del menù.
Oltre al confermatissimo Igles Corelli, maestro indiscusso della ristorazione italiana, vincitore di ben 5 stelle Michelin e da sempre accanto alla mission dello IOR in varie iniziative a sostegno della lotta contro il cancro, che curerà il primo piatto, ci saranno infatti Alberto Faccani del Ristorante Magnolia all’antipasto; Antonella Ricci e Vinod Sookar sui secondi; e dulcis in fundo i dessert di Maurizio Santin. Una squadra davvero irripetibile che si metterà ai fornelli con l’unico scopo comune di fare del proprio meglio per sostenere la ricerca scientifica che porta al letto del paziente le terapie più innovative e personalizzate. Più che un menù si preannuncia un itinerario gastronomico alla scoperta di gusti mai provati in precedenza: si inizierà con un soffice alle erbe, pistacchio e capperi, seguito dalla “cucina circolare” di chef Corelli che proporrà un risotto con verdure maturate, Asiago e garum di manzo, con ingredienti messi a disposizione da Conad “La Filanda” di Faenza. Il secondo sarà un filettino di vitello su battuto di melanzane affumicato al fornello, ristretto ai funghi e sfoglia verde ai taralli; in chiusura lamponi e fave Tonka, offerti da Unigrà. La selezione dei vini sarà a cura di Terre Cevico, partner della serata insieme al già citato Ristorante “Casa Spadoni” e al gruppo Bucci Industries, che ha approfittato dell’occasione per una donazione sempre a sostegno della ricerca contro il cancro.
Le adesioni sono state tali che l’Istituto Oncologico Romagnolo ha dovuto chiudere in anticipo le prenotazioni. «Abbiamo cercato di proporre un prezzo che potesse rendere onore alle grandi eccellenze che hanno deciso di sposare la nostra causama che allo stesso tempo non spaventasse chi vuole coniugare alta cucina e solidarietà – spiega il Direttore Generale, Fabrizio Miserocchi – la priorità per gli chef era quella di mettersi a disposizione per portare alla causa della ricerca scientifica e della lotta contro il cancro il massimo contributo possibile, e credo che l’abbiamo centrato. Non sarà la festa popolare che abbiamo organizzato in occasione dei 40 anni dell’Istituto, ma la risposta è stata comunque tale da indurci a chiudere le prenotazioni: oltre a quel numero di adesioni non avremmo potuto garantire di poter offrire un servizio che mantenga gli standard di una cena di questo livello. D’altronde chiunque si siederà a tavola con noi giovedì sera ha portato una donazione importante: è giusto che viva un’esperienza da ricordare. Colgo l’occasione per ringraziare i grandi protagonisti di questo evento, ovvero gli chef: nonostante siamo una realtà che opera a livello territoriale, molto più piccola di altre organizzazioni che portano avanti la nostra medesima mission su scala nazionale, hanno deciso di legare il proprio prestigioso nome al nostro riconoscendoci quei valori di serietà, impegno e trasparenza che ci hanno portato ad essere quelli che siamo oggi. Per noi è un grande onore, e faremo del nostro meglio per valorizzare questa dimostrazione di amicizia».