Capita spesso. Si cerca uno dei siti scommesse non AAMS online che sembra interessante, magari con bonus generosi o la possibilità di scommettere spendendo solo 10 centesimi. Si clicca sul link e appare un messaggio. Servizio non disponibile nel tuo paese. Oppure il sito si apre ma quando si prova a registrarsi arriva il blocco. Accesso negato per utenti dall’Italia. Frustrante. E tanti pensano di aggirare il problema con una VPN. Ma come funziona davvero questa storia? E soprattutto, conviene?
Come i siti sanno dove sei
Ogni dispositivo connesso a internet ha un indirizzo IP. È tipo l’indirizzo di casa ma per la rete. E dall’IP si può risalire alla posizione geografica. Non con precisione chirurgica ma abbastanza. Almeno città e nazione. I siti usano database che associano ogni IP a una location. Quando qualcuno si collega, il sito legge l’IP e sa subito da dove arriva la connessione. Se l’IP è italiano e uno dei siti non AAMS non può operare in Italia, scatta il blocco. Automatico. Per questo molti cercano alternative e scelgono di gioca su Spinbara Casino con libertà, senza le restrizioni tipiche del mercato locale.
Ma non è solo l’IP. I siti controllano anche altri dati. La lingua del browser, il fuso orario, la SIM del telefono se si è da mobile. Incrociando tutto possono identificare la posizione anche se si prova a nascondere l’IP.
Cosa fa una VPN
Una VPN, Virtual Private Network, maschera l’IP reale. Funziona così. Invece di collegarsi direttamente al sito, ci si collega prima a un server VPN in un altro paese. Da lì poi si va sul sito. Il sito vede l’IP del server VPN, non quello reale. Esempio pratico. Si è a Milano ma si usa una VPN con server a Malta. Il sito vede una connessione da Malta. E se fosse uno dei siti scommesse non AAMS che accetta utenti maltesi, il blocco non scatta. Almeno in teoria.
Oggi tuttavia tanti siti non AAMS e bookmaker internazionali hanno imparato a riconoscere le VPN. Sanno quali sono gli IP dei principali provider di VPN. E li bloccano preventivamente. Risultato? Si prova a entrare con la VPN ma il sito dice connessione sospetta o blocca direttamente.
Perché certi siti bloccano l’Italia
Il motivo principale sono le licenze. Ogni paese ha le sue regole sul gioco online. In Italia servirebbe la licenza ADM. I siti scommesse non AAMS, senza licenza italiana, non potrebbero accettare giocatori dall’Italia in quanto non in possesso di autorizzazione italiana ma possono farlo in quanto la icenza che posseggono glielo permette. Questa differenza apre una sorta di zona grigia. Per questo molti siti scommesse non AAMS preferiscono bloccare l’accesso piuttosto che rischiare. È più sicuro. Altri invece cercano accettano comunque giocatori italiani che si collegano tramite VPN o comunque non bloccano gli IP del nostro paese.
I rischi di usare una VPN
Tanti pensano che basti una VPN per accedere a qualsiasi dei siti scommesse non AAMS. Ma ci sono rischi. Primo, violare i termini di servizio. Praticamente tutti i bookmaker vietano l’uso di VPN nei loro regolamenti. Chi viene beccato? Conto chiuso, fondi congelati. E non è difficile beccare chi usa VPN. Quando si registra bisogna mandare documenti. Carta d’identità, bollette. Tutti italiani. Ma la connessione arriva da qualche altro paese. Non torna. Il controllo KYC identifica subito l’incongruenza.
I metodi di pagamento tradiscono subito. Si deposita con carta italiana o bonifico da banca italiana. Non torna con l’IP estero. Red flag immediata. E vincere grosso? Finché si perde o si vince poco, magari il sito chiude un occhio. Ma appena si vince tanto scattano i controlli. E se scoprono la VPN? Addio vincite.
La verità sulle VPN
La strada giusta è usare solo bookmaker e siti non AAMS dotati di licenze in grado di accettare giocatori italiani. Questo lo si può dedurre dai termini e condizioni del sito stesso. Usare siti stranieri senza licenza è tecnicamente un vuoto legislativo. Nella pratica difficilmente un singolo utente viene perseguito ma il rischio c’è. Soprattutto il rischio di perdere i soldi depositati senza tutela.
Le VPN servono per proteggere la privacy. Per criptare la connessione su wifi pubblici. Per accedere a contenuti streaming di altre regioni. Ma per aggirare i blocchi dei siti di gioco? È un terreno minato. Tecnicamente si può fare. Ma i rischi potrebbero superare i benefici. Perdere tutto il saldo perché si è violato i termini non vale il bonus più alto. E i bookmaker stanno diventando sempre più bravi a identificare chi usa VPN.

























































