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Le patologie di origine professionale nelle lavoratrici e nei lavoratori dei nidi e delle scuole dell’infanzia rappresentano il tema principale del report, promosso dalla Fp Cgil e dall’Inca Cgil, che verrà illustrato martedì 3 settembre, nella sala Zirardini della Camera del lavoro in via Pellegrino Matteucci 15, dalle 11 alle 13.

Il programma della giornata prevede la presentazione della ricerca a cura  di Federico Bozzanca (segretario nazionale della Fp Cgil) e di  Silvino Candeloro (Inca Cgil nazionale). Il report – dal titolo ‘Abbi cura di te’ e a cura di Fp e Inca Cgil, con la collaborazione della Fondazione di Vittorio – ha come obiettivo quello di comprendere le condizioni di lavoro e di salute dei lavoratori degli asili nido e delle scuole dell’infanzia al fine di elaborare dei percorsi di tutela, sia a livello individuale che collettivo. In occasione dell’avvio dell’anno scolastico la Fp Cgil, in collaborazione col patronato Inca, vuole dedicare un momento di riflessione sulle condizioni dei lavoratori che si apprestano ad accogliere i bambini nelle scuole dell’infanzia del Comune di Ravenna, sia a gestione diretta che affidate alle cooperative.

L’indagine.

Svolgono una professione che le gratifica molto ma che le porta a passare diverse ore con i bambini in braccio o a inginocchiarsi a terra, devono costantemente relazionarsi con le figure genitoriali, a volte con il rischio di sfociare in un conflitto. Almeno il 50% delle lavoratrici degli asili nido e delle scuole per l’infanzia – maestre, educatrici, operatrici, addette alla cucina e personale ausiliario – riscontra la presenza di problemi fisici alla schiena e ha vissuto aggressioni verbali ai loro danni nella relazione con i genitori dei bambini. È quanto emerge da ‘Abbi cura di te’, una ricerca di Fp Cgil e Inca Cgil in collaborazione con la Fondazione Di Vittorio sulle condizioni di lavoro negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, basata su un’indagine svolta su un campione di oltre 600 lavoratori, per il 97% donne. Il lavoro negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia può essere molto complesso e gratificante al tempo stesso. Nonostante le difficili condizioni di lavoro, non stupisce che la maggior parte delle lavoratrici si ritenga soddisfatta di poter svolgere queste professioni (circa l’85%). D’altra parte, l’indagine ci restituisce una descrizione piuttosto critica delle condizioni di lavoro e di salute cui queste lavoratrici sono sottoposte. È dunque necessario, una volta comprese le criticità del settore, elaborare dei percorsi di tutela delle lavoratrici, sia livello individuale che collettivo che comprendano nuove assunzioni allo scopo, tra gli altri, di suddividere i carichi di lavoro oltre che per rispettare il rapporto numerico insegnante-bambino, prevedere percorsi di pensionamento specifici per la professione, contrastando la tendenza di tante amministrazioni a risparmiare sul costo del lavoro.