“Le recenti dichiarazioni da parte della Lega, nonché nell’UGL, sulla possibile reintroduzione dei voucher ci fanno tornare indietro di anni. La politica, e non solo, dimostra ancora un a volta di non avere compreso che per trovare i lavoratori stagionali che mancano serve puntare su un’occupazione di qualità, e solo attraverso questa scelta andremo nella giusta direzione.

I voucher vengono definiti impropriamente come strumento utile alla ripresa e contro il lavoro nero, quando gli stessi sono stati aboliti, nella loro forma originaria, proprio perché nascondevano elusione e lavoro povero, costituendo una forma di precariato estremo a svantaggio di soggetti già deboli nella catena del mercato del lavoro.

Cercare di risolvere il problema della carenza di personale con uno strumento che è stato il cardine della è un segnale di arretratezza culturale. Non ci può essere ripartenza senza investimenti che puntino ad un’occupazione più stabile che garantisca ai lavoratori tutele adeguate.”