È rientrato alla Biblioteca Classense di Ravenna il manoscritto andato in prestito a Parigi per la mostra ‘Botticelli. Artiste et designer’, organizzata dal Museo Jacquemart-André.

 La mostra ha celebrato, tra settembre e gennaio, il genio creativo di Sandro Botticelli (1445-1510) e l’attività della sua bottega, esponendo una quarantina di opere accompagnate da alcuni dipinti dei suoi contemporanei fiorentini. La Classense è tra le istituzioni che hanno contribuito alla mostra con prestiti, come anche il Louvre, la National Gallery di Londra, il Rijksmuseum di Amsterdam, i Musei e biblioteche Vaticani, gli Uffizi, la Galleria Sabauda di Torino, la Galleria dell’Accademia e il Museo Nazionale del Bargello di Firenze, la Gemäldegalerie di Berlino e l’Alte Pinakothek di Monaco.

    L’esposizione parigina, con 265.000 visitatori, è stata un’eccezionale vetrina internazionale per la Biblioteca Classense, rappresentata da uno dei suoi manoscritti più preziosi. Il manoscritto classense n.143 consente infatti di studiare un momento abbastanza precoce dell’attività di Botticelli come illustratore. Il codice, della seconda metà del XV secolo, è in pergamena, di fattura molto raffinata e contiene il Canzoniere e i Trionfi di Francesco Petrarca. Il grande pregio del manoscritto è dato dall’illustrazione a piena pagina del Trionfo d’Amore sulla quale la critica si è a lungo interrogata e che, grazie a Jonathan K. Nelson, professore di storia dell’arte alla Syracuse University Florence, è stato definitivamente attribuito a Sandro Botticelli.