Tolte le impalcature, da questa mattina i faentini possono ammirare il palazzo rinascimentale tra via XX Settembre e parte di corso Garibaldi e che si affaccia su piazza della Libertà. Ieri infatti, sotto lo sguardo di moltissimi faentini, armati di telefonino, che hanno voluto catturare una immagine di uno dei più bei palazzi della città, è stata eliminata l’ultima parte di impalcatura utilizzata dagli operai della ditta incaricata per riportare all’antica bellezza Palazzo Laderchi. Quello appena ultimato è il secondo step dell’intervento.  Va così avanti la ristrutturazione complessiva del Palazzo, operazione iniziata durante la precedente legislatura sul gioiello architettonico, uno dei più importanti biglietti da visita della città. Per ripercorrere le tappe, da una decina di anni la situazione era stata presa di petto dall’allora amministrazione comunale che aveva iniziato un lungo lavoro per capire a quale tipo d’intervento sottoporre lo stabile. I tecnici del  Servizio progettazione edifici del Settore lavori pubblici hanno stilato un progetto di recupero e dopo i passaggi istituzionale, nel 2019, è partito il primo stralcio dei lavori, che hanno riguardato il rifacimento della copertura. Costo di questa prima operazione, 160mila euro finanziati dal Comune per il 60% e la restante parte proveniente da Romagna Acque che aderì al programma statale Art Bonus.

Dopo un intervento privato da parte della sede del Centro sociale Laderchi, su volontà dell’allora presidente Cesare Donati, recentemente scomparso, che finanziò il rifacimento di alcuni davanzali e il recupero dell’atrio del Palazzo, a maggio di quest’anno, si è passati alla parte più evidente, le due facciate, quella lungo corso Garibaldi e quella su via XX Settembre, particolarmente ammalorate e che maggiormente caratterizzano l’intero immobile; costo di questa parte dell’intervento, 250mila euro da risorse del Comune. Per il recupero si è ricorsi tra l’altro a una ditta di restauro architettonico che ha svelato il colore originale dell’intonaco di Palazzo Laderchi. Gli operai hanno poi proceduto a un consolidamento di alcune parti degli elementi delle finestre, in particolare i timpani, che presentavano importanti fessurazioni. Oltre alla ritinteggiatura con il colore originale e il recupero di tante parti, comprese i canali di scolo e le lattonerie, tutte le vecchie persiane, pesanti e ormai irrecuperabili, sono state sostituite con nuovi infissi. Da oggi i faentini, potranno ammirare com’era esattamente Palazzo Laderchi quando fu realizzato, un colpo d’occhio che sui social sta già spopolando.