“Portiamo alla vostra attenzione questo elenco, leggetelo con attenzione:

  • lottizzazione ex Amga: una grande area vicino alla Rocca su cui verranno realizzate ancora abitazioni (1.400 mq) e un supermercato (1.800 mq)

  • lottizzazione “Agraria” per 144.287 mq per 230 abitazioni, 2 centri commerciali e piscina

  • nuovo Conad tra via Antica Milizia e via Stradone in variante al Poc 2010/2015 del piano urbanistico attuativo (Pua) noto come ‘R30 Conad Antica Milizia’, sarà costituito da due strutture di vendita medio-grandi, una alimentare a marchio Conad e l’altra non alimentare, con superficie di vendita massima di 2.500 mq per singolo edificio. Non si tratterà quindi di un tradizionale centro commerciale ma di due edifici commerciali indipendenti

  • Il centro commerciale De Andrè, Viale Europa, occuperà un’area di 49.982 mq in prossimità della Darsena; al suo interno sono già previste una struttura destinata all’alimentare di 2.500 mq e due strutture per il non alimentare da 5.000 mq cadauna;

  • Un centro commerciale a Fornace Zarattini, escluso solo l’alimentare (ma chissà in futuro), per un totale di 8.000 mq di vendita (questo nell’ultimo campo vuoto rimasto)

A questi si potrebbero aggiungere, rimessi in corsa dal 2° Poc, i seguenti altri grandi insediamenti commerciali in previsione: tre a Fornace Zarattini, sulla stessa via Faentina, rispettivamente da 13.000/18.000 mq (di livello provinciale), da 5.000 mq e da 3.000 mq, uno sulla via Romea, di fronte alle Bassette, da 25.000/30.000 mq (di livello provinciale), uno a Savio da 5.000 mq, uno a Lido Adriano da 2.500 mq.

Il comune di Ravenna arriva così a un totale  di 6.911 ettari consumati ed è il primo comune tra i 328 dell’Emilia-Romagna e il sesto tra gli 8.000 italiani per valore assoluto di superficie cementificata (dato contenuto nell’ultimo rapporto ISPRA ente pubblico sotto la vigilanza del ministero per l’Ambiente).

Ci siamo sentiti dire che esageriamo, quando parliamo di questi argomenti.

I dati che vi abbiamo portato, pensiamo parlino da soli.

Avremo tanti “bellissimi nuovi centri commerciali” che si aggiungeranno ai molti già esistenti.

La realtà è che oltre al terribile consumo del territorio avremo anche un’altra pietra tombale per tutti i piccoli negozi del territorio e questo alla faccia di quei servizi di prossimità fondamentali nel forese e nella città.

Ricordiamocelo quando il “nostro piccolo alimentare”, il forno, la latteria, ma anche la ferramenta dove siamo sempre andati avranno la saracinesca abbassata per sempre.

E alle denunce nostre e delle molte associazioni ambientaliste cosa ci raccontano in questi giorni di campagna elettorale tutti gli schieramenti (centrodestra e centrosinistra)?

Le solite favole acchiappavoti  fintamente ecologiste e greenwashing.

Volete continuare a farvi prendere in giro ?

Noi no, noi ci battiamo per un reale cambiamento di rotta.”