03/04/2018 – Ultimamente sono in aumento gli atti vandalici, rivolti soprattutto ai beni di tutta la comunità riolese. Cassonetti, aree verdi in prossimità del fiume, stand della Pro Loco sono tra i bersagli di chi non ha rispetto e senso civico. «Molto probabilmente la responsabilità va imputata a gruppi di adolescenti e giovani adulti che hanno perso (o non hanno ricevuto per niente) la buona educazione e il senso civico, che annoiati non sanno come riempire le proprie serate e che, per la loro età, non sono più sotto il controllo diretto dei genitori» commentano le forze di opposizione, Il Popolo della Famiglia e Riolo Viva. In particolare lo stand della Pro Loco, che nella stagione appena trascorsa è stato utilizzato meno frequentemente, essendo in una zona con meno passaggio di persone, fornisce nascondigli o luoghi in penombra dove è più facile aggregarsi e rovinare indisturbati davanzali, muri, vetri e quant’altro. Già a febbraio i davanzali di legno dello stand erano stati bruciati e incisi senza alcun rispetto. Ieri, in un post di Facebook, la Presidente della Pro Loco Paola Berti ha espresso tristezza e rabbia: “…il Comune ha impegnato risorse per rimettere a nuovo lo stand di parco Pertini, un artigiano più che coscienzioso ci ha messo del suo lavorando anche gratis pur di riparare ai danni ( fuoco e incisioni) fatti sul legno massello, poi metti a protezione del lavoro l’unica cosa che puoi mettere: un cordone bianco e rosso che segnala i lavori in corso e se non bastasse giri lì intorno di giorno e di notte per sorvegliare per quanto possibile che un lavoro non ancora terminato non venga distrutto dai soliti imbecilli! E poi… all’ennesimo giro di ‘ronda’ Cosa trovi? … cordone staccato, impronte di piedi sui davanzali delle finestre ancora freschi di levigatura e prima mano di vernice, bottiglie di vino e vodka , vetri luridi di non so cosa è per finire il tentativo di togliere la stuccatura che riparava la parte data alle fiamme!…”. Le soluzioni che avanziamo sono molteplici: più telecamere e la predisposizione di un servizio di ronde di cittadini volontari periodiche. Tutto questo però non esonera i genitori stessi dal vigilare e prendere provvedimenti nei confronti dei propri figli. Crediamo anche che ognuno di noi debba rispolverare il proprio senso civico, collaborando con le forze dell’ordine presenti, segnalando gli atteggiamenti scorretti, creando una rete di “buon vicinato” come in altre città si vede già realizzata e funzionante».