“È un simbolo potente che ci accompagna nel passaggio da un anno all’altro quello dell’Ocean Viking attesa proprio per il 31 dicembre. La nave umanitaria di SOS Mediterranee ha salvato al largo della Libia un centinaio di persone tra adulti e minori compreso un neonato e li sbarcherà presso il molo crociere di Porto Corsini. Ravenna in Comune è d’accordo con il Sindaco quando scrive che Ravenna, a partire dal Comune ma anche con le altre amministrazioni, è in grado di «gestire un’accoglienza umana, sicura e professionale». Il farlo durante le feste aggiunge alla difficoltà un di più di significato, specie per Ravenna in Comune che è una forza politica che pienamente si identifica nei valori tradizionalmente propri della sinistra in campo migratorio: accoglienza, inclusione, solidarietà, uguaglianza, internazionalismo, lotta allo sfruttamento, alle discriminazioni e ai razzismi, ecc. Certo sono valori che ci tengono lontani anni luce dalle politiche dell’attuale governo di destra cui si deve l’arrivo a Ravenna dell’Ocean Viking, un porto sufficientemente lontano da causare il massimo disagio a persone che già ne hanno subite di tutti i colori. Giorni e giorni di viaggio in più per dissuadere dai salvataggi i soli soggetti che ancora presidiano il Mediterraneo. A cui si aggiungono le altre misure punitive appena approvate da un governo forte con i deboli e debole con i forti. Una destra becera contro cui il nostro giudizio è senza appello.
Proprio per questo ci tocca una puntualizzazione rispetto alla nota conclusiva di de Pascale: «l’amministrazione comunale di Ravenna e il suo Sindaco, non cambiano opinione sull’accoglienza e la solidarietà sulla base dei Governi di destra o di sinistra che si alternano alla guida del Paese». Stabilito che quello odierno è un governo di destra, infatti, vorremmo infatti chiedere a de Pascale a quali governi “di sinistra” alla “guida del Paese” faccia riferimento? Immaginiamo che, per quanto gli piacesse, non si spinga ad inglobare nella “sinistra” il governo dei “migliori” del banchiere Draghi. Ma anche il governo che l’ha preceduto (Conte 2) è pur quello che ha impiegato più di un anno per limitarsi a modificare solo in parte i decreti sicurezza voluti dal Conte 1 (certo non “di sinistra”) e ha mantenuto in piedi il restante apparato di contrasto all’immigrazione incentrato sul sistema di accordi anti-migranti voluto dal governo Gentiloni. E senza arretrare ulteriormente verso il governo Renzi (o pure Renzi è “di sinistra”?), ci fermeremmo a rammentare quel Marco Minniti ministro piddino degli interni del governo Gentiloni cui si deve l’inizio dello smantellamento del modello Riace e della persecuzione del suo Sindaco Mimmo Lucano, l’accordo con gli aguzzini delle milizie libiche, la criminalizzazione delle ONG e, di fatto, la rincorsa a destra nelle politiche di feroce contrasto alle migrazioni continuate tra alti e bassi sino ad oggi.
Ravenna in Comune pone saldo nei propri programmi politici il diritto di migrare, ovvero la possibilità di cercare ovunque un luogo dove migliorare la propria vita, a maggior ragione quando la migrazione è forzata, ovvero quando le persone devono abbandonare il luogo di residenza in quanto vittime di persecuzioni individuali, di conflitti armati o di disastri ambientali dovuti ai cambiamenti climatici. Crediamo che le migrazioni e l’aiuto ai migranti siano un fattore fondamentale nello sviluppo umano. La stessa identità di Ravenna è per sua natura interculturale grazie alle migrazioni che l’hanno attraversata.
Per tutto ciò auguriamo a chi arriverà sulle nostre coste nell’ultimo giorno dell’anno e ci accompagnerà ad entrare nel 2023 di portare un miglioramento nella vita che si riverberi anche su quello di noi ravennati. Ne abbiamo tanto bisogno. Miglior viatico per il viaggio nel nuovo anno non potremmo avere.”