Ha aperto lo sportello contro le discriminazioni. Ravenna in Comune aveva segnalato e biasimato il mancato funzionamento di uno sportello coperto da finanziamenti statali, prima annunciato in pompa magna e poi spostato nel dimenticatoio dal Comune di Ravenna. Una nota ufficiale rilasciata dal Comune il 3 marzo annuncia:

«Accoglienza, consulenza e sostegno a favore di persone LGBTI+ vittime di maltrattamenti, violenze, abusi e marginalità in ragione del loro orientamento sessuale e della loro identità di genere sono le prestazioni offerte dal nuovo Centro Antidiscriminazioni LGBTI+, un servizio del Comune di Ravenna finanziato con 86mila euro dal dipartimento delle Pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri – Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali). […] L’importo complessivo previsto per la realizzazione del progetto è stato di 99mila euro e i restanti 13mila sono stati messi a disposizione dal Comune quale quota di cofinanziamento obbligatorio.

Il Centro Antidiscriminazioni LGBTI+ ha sede in viale Berlinguer 7, al piano terra dello stabile degli uffici decentrati del Comune, con ingresso indipendente. Le azioni messe in atto dal Centro si basano sui principi fondamentali contenuti nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948. Il Centro si avvale di personale professionista e volontario con una formazione specifica in tema di discriminazioni e violenze fondate sull’orientamento sessuale.

I servizi, erogati a titolo completamente gratuito, si rivolgono a persone LGBTI+, loro familiari e amici e prevedono: accoglienza e ascolto, supporto psicologico, consulenza legale, orientamento verso i servizi che si occupano di formazione e ricerca del lavoro orientamento sul tema abitativo».

Da un’indagine promossa dalla Regione risulta che in Emilia-Romagna una persona su due riceve minacce o insulti ricollegati all’orientamento sessuale, ma se si guarda a calunnie e derisioni si arriva a tre su quattro. Una su cinque, poi, ha subito aggressioni fisiche. È evidente, dunque, che lo sportello di cui parliamo è indispensabile come l’aria che respiriamo. Così come è evidente che essere arrivati al marzo 2023 per far partire una iniziativa annunciata dal Sindaco nel 2021 non risponda all’urgenza del tema. Dopodiché, come Ravenna in Comune, diamo atto all’assessora competente di aver mantenuto la parola data nel dicembre scorso allorché promise l’inaugurazione ad inizio 2023. Lo consideriamo un passo in avanti, di cui continueremo a monitorare l’efficacia.