Una mozione congiunta di Veronica Verlicchi (La Pigna), Filippo Donati e Nicola Grandi (Viva Ravenna) in consiglio comunale, rivolto al sindaco e alla giunta. Si tratta delle modifiche relative alla viabilità in via San Mamma e via Casino.

Ecco la mozione depositata dai tre consiglieri:

“Modifiche relative alla viabilità della via S. Mama e della via Cassino”

Il Consiglio Comunale di Ravenna

Considerato che

in merito al progetto di nuova viabilità delle vie San Mama e Cassino, a seguito di realizzazione della pista ciclabile, si evidenziano le seguenti osservazioni:

Prima osservazione fondamentale:

non sono state seguite nessuna delle “Linee guida per il sistema regionale della ciclabilità – (L.r. n. 10/2017) ” e in particolare quanto riportato ai paragrafi 3.2 (“3.2 Separazione o preferenziazione in ambito urbano “) e al par. 7.2.2 andando in direzione opposta a quanto riportato nei capitoli riferiti dalla norma creando anzitutto una separazione fisica oltretutto artificiosamente espansa creando un secondo “marciapiede” con larghezza di 50 cm che a nulla serve se non a  generare  una fonte di pericolo per i ciclisti che quando si trovano su un percorso misto con i pedoni rischiano di urtare con il gradino del marciapiede.

Le raccomandazioni delle linee guida, infatti, indicano l’opportunità, specie in ambito urbano, di non realizzare tali separazioni fisiche per motivi soprattutto di sicurezza e di fluidità dello scorrimento del traffico dei ciclisti.

Non solo, ma il flusso del traffico, pur essendo reso a senso unico, subirebbe un sicuro rallentamento in quanto la strozzatura della strada creata in alcuni punti (ad es. sez. 6 e 5 della pianta chiave del progetto) sarebbe sicuramente soggetta a interruzioni causa di mezzi commerciali fermi per scarico e carico merci, mezzi in transito a passi carrabili, eventualità questa che oltretutto con la pista ciclabile confinata come da progetto, creerebbe ulteriori blocchi anche del traffico della ciclabile.

Peraltro in riferimento al paragrafo 1.2 del documento di progetto “Relazione Tecnica” si fa notare che le determinazioni riportate non sono supportate da dati numerici e sufficienti esplicitazioni e da argomentazioni, in poche parole il progetto parte da presupposti tecnici e di politica dei trasporti carenti.

Seconda osservazione:

in riferimento ai capoversi del citato paragrafo del progetto si fa notare che

  1. a) nulla è concretamente riferito per quanto riguarda le presunte “simulazioni” dei diversi scenari, bensì ne è stato adottato uno ma senza riferire alle comparazioni con gli altri scenari;
  2. b) l’incidentalità tra l’intersezione con via S. Mama e via Cassino non è esplicitata
  3. c) la scelta di far continuare la pista ciclabile in fregio al lato destro (andando dall’esterno verso il centro città) è alquanto opinabile essendo gran parte delle direzioni prevalenti rivolte verso Ovest (verso Stadio e Viale Randi per intendersi) e costringerebbe la maggior parte dei ciclisti ad attraversare la S. Mama in corrispondenza di ognuno dei tanti incroci che ci sono sul lato sinistro mentre a destra in confronto non c’è quasi nulla (basti pensare al mercato, all’ospedale, agli uffici comunali).

Dato che

si presume che una tale pista ciclabile sia di servizio prevalentemente per un traffico cittadino e non certo per un traffico “turistico” (che in ogni caso potrebbe essere esclusivamente estivo e numericamente trascurabile) non è ben chiaro quali siano le politiche urbanistiche oggettive e quantificabili che ispirano tale impostazione.

Il confinamento della ciclabile con un cordolo di larghezza di 50 cm oltre ad essere contrario in sé alle linee guida di riferimento, fa occupare inutilmente spazio di carreggiata prezioso che, in certi punti, è già di per se stesso molto stretto e costituirebbe un blocco in caso di necessità di passaggio di mezzi di soccorso quali camion dei VVFF o ambulanze, quando ci fosse la concomitanza di un altro mezzo con larghezza superiore a 1,80 mt.

Considerato, inoltre, che

quasi certamente tale impostazione comporterà una modifica sì nell’assetto della circolazione, ma anche e certamente di carattere negativo nella qualità generale del quartiere che gravita attorno all’asse via S. Mama – via Cassino.

Ciò perché, se da una parte si rincorre l’ennesima modifica del traffico veicolare con risultati ai fini della vivibilità urbana tutti da verificare, dall’altra non si è tenuto conto che un sistema circolatorio così strutturato (o destrutturato) su un impianto urbano e stradale di questo tipo può generare un incremento dell’inquinamento anziché diminuirlo.

Evidenziato che

tenendo conto che a breve l’incremento della mobilità elettrica avrà una sicura accelerazione, politiche avverse alla libera circolazione dei mezzi non hanno più motivazioni così pressanti come un tempo.

ritenuto che

l’osservazione più importante è che un consistente flusso di traffico che attualmente attraversando la via Cassino porta linfa vitale a tutte le attività economiche del quartiere verrebbe, poi, scientemente privato di una importante quota, destinando il quartiere, quasi certamente, ad un depauperamento di risorse e di vita.

È necessario rivedere la viabilità prevista al fine di prevenire i disagi ai residenti, ai ravennati e agli operatori economici delle zone di via San Mama e di via Cassino.

Impegna il Sindaco e la Giunta comunale a:

1)  eliminare, (come da L.r. n. 10/2017) il confinamento della pista ciclabile ed eventualmente spostarla sul lato sinistro della via S. Mama prima della via Plazzi;

2)  ridurre la larghezza del marciapiede in lato sinistro;

3)  mantenere un flusso del traffico dalla Rotonda Irlanda verso via Cassino in modo da non togliere un flusso di traffico vitale al quartiere ed evitare di avere una intensificazione del flusso che si troverebbe a passare e intersecare su via Plazzi portando un aumento di traffico verso le zone centrali della città anziché smaltirlo;

4)  al netto di conservare la scelta di trasformare il primo tratto di via S. Mama a senso unico a scendere si può quindi conservare lo status quo (scelta auspicabile) nel secondo tratto, oppure, stabilire un senso unico a salire (anziché a scendere) per realizzare una confluenza in via S. Mama e poi utilizzare via Punta Stilo per il flusso di traffico a scendere;

  1. per snellire il traffico che si incanala su via S. Mama avente come obiettivo viale Randi, si può sfruttare via Lametta, con una larghezza più che sufficiente per supportare questo volume di traffico e avrebbe, inoltre, la funzione di diluire il traffico che attualmente ha come unico sbocco via S. Mama.

Da via Lametta il traffico deve essere incanalato su via Oslavia (che ha già il giusto senso di marcia) e quindi su via Mario Montanari che, essendo a doppio senso, permetterebbe di riportare il traffico su via Cassino, evitando la strozzatura dell’incrocio di via S. Mama oppure, svoltando a destra e immediatamente a sinistra su via Monte S. Michele, di dirigersi direttamente su Viale Randi.

F.to Veronica Verlicchi

Capogruppo La Pigna, Città – Forese – Lidi

F.to Nicola Grandi

Capogruppo Viva Ravenna

F.to Filippo Donati

Consigliere comunale Viva Ravenna”