Una mattinata intensa per la città di Lugo, la sua storia e la nuova veste che hanno gli emblemi araldici del Comune di Lugo.

A conclusione del percorso che ha portato, a marzo scorso, con decisione unanime da parte del Consiglio Comunale, ad una revisione statutaria finalizzata all’adozione dei nuovi stemma e gonfalone comunali ora recanti gli ornamenti esteriori propri dei Comuni che hanno ricevuto il titolo onorifico di “Città”, sabato 16 dicembre nella sala Estense della Rocca, è previsto un incontro aperto alla cittadinanza in cui il nuovo gonfalone verrà mostrato in un doppio evento che prevede anche la presentazione del libro “Storia di Lugo”, scritto da Leardo Mascanzoni e edito da “Il Ponte Vecchio”. Il testo è disponibile in libreria dalla fine di novembre. A introdurre i lavori sarà il sindaco Davide Ranalli.

La mattinata prevede, dalle 9.30, l’intervento del prof. Enrico Angiolini, docente di archivistica, paleografia e diplomatica presso gli Archivi di Stato di Modena e di Parma nonché autore di chiara fama di numerose pubblicazioni a carattere storico-archivistico, che illustrerà al pubblico il risultato degli studi condotti partendo dal prezioso ed interessante carteggio ottocentesco conservato presso l’Archivio Storico Comunale diretto da Francesca Del Giacco: tali studi hanno consentito di ricostruire, da un lato, le vicende legate al ricevimento da parte della Città di Lugo del titolo di città nel 1817 da Papa Pio VII (Barnaba Chiaramonti da Cesena, in carica dal 21 marzo 1800 al 20 agosto 1823) e, dall’altro, il plurisecolare percorso evolutivo subito dagli emblemi araldici cittadini dalle prime rappresentazioni grafiche presenti sui frontespizi delle due edizioni a stampa degli statuti comunali del 1532 e del 1652 a quelle attuali del recente statuto comunale.

A seguire, il prof. Leardo Mascanzoni, docente di Storia Medievale dell’Università di Bologna e autore di numerosissime pubblicazioni scientifiche, terrà una lectio magistralis a partire dal suo recentissimo libro “Storia di Lugo” edito da “Il Ponte Vecchio” di Cesena che conclude così la collana della casa editrice dedicata alla storia delle città romagnole.