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In merito agli articoli di stampa riportati da varie testate a seguito di una comunicazione del sindacato Nursid, la Direzione Aziendale non può esimersi dal precisare quanto segue:

Nelle giornate del 25 e 26 dicembre si è verificata l’improvvisa assenza per malattia di infermieri del 118. Per il giorno 25 l’assenza dell’infermiere ha riguardato l’orario pomeridiano di una delle sette ambulanze operative sul territorio di Ravenna e zone limitrofe; nell’impossibilità di sostituirlo in tempi utili con altri infermieri, si è provveduto ad aggiungere sull’ambulanza un autista soccorritore dedicandola al trasporto di pazienti non gravi. Nella giornata del 26 l’assenza è stata invece sostituita con un coordinatore infermieristico esperto di centrale operativa. In nessuna delle due giornate la situazione ha apportato alcun nocumento al servizio né tantomeno alla sicurezza degli utenti.

È invece estremamente strumentale la ricostruzione dell’episodio di Faenza. Alla chiamata di soccorso, classificata come codice di massima criticità (rosso avanzato) sono state inviate in contemporanea auto-medica ed ambulanza con infermiere. Il primo mezzo giunto sul posto è risultata l’automedica (in 3 minuti) con arrivo dell’ambulanza entro ulteriori 2 minuti e nessuna problematica è derivata dal leggero sfasamento di arrivo dei mezzi di soccorso per quanto attiene il trattamento sanitario al paziente pediatrico. Pur ribadendo con chiarezza che, nei fatti, nessuna privazione o penalizzazione viene “subita” dai cittadini ravennati relativamente all’attuale assetto organizzativo dell’auto-medica, la Direzione sta comunque valutando ulteriori eventuali misure organizzative. Sul tema invece della sicurezza dei lavoratori, l’Azienda sta procedendo con una serie di interventi mirati ad accrescerla ulteriormente.

Con l’occasione, rispetto alle accuse riportate da parte, invece, della candidata della Lega Gardin, le si rigetta in quanto fortemente strumentali: oltre a chiarire che i medici di turno nelle ore notturne in Medicina all’Ospedale di Ravenna sono due e non uno, si rimarca come non vi sia stato alcun “taglio del personale” nelle strutture ravennati (ne’ dell’Ausl Romagna). Al contrario nell’ambito territoriale di Ravenna, come ribadito anche nell’ultimo Consiglio comunale, gli organici sono aumentati di 270 unità in cinque anni, al netto dei pensionamenti, di cui 43 medici, grazie anche alle politiche attivate dalla Regione Emilia Romagna”.