“Una delegazione di cittadini ed associazioni è giunta a Roma giovedì 7 marzo, per chiedere la creazione di una Riserva Naturale dello Stato per l’Ortazzo-Ortazzino, compresa la zona C, che dovrebbe restare sicuramente proprietà privata e che rappresenta la zona più appetibile dal punto di vista del potenziale sfruttamento economico, vicina alle vie di comunicazione e alle nuove lottizzazioni a due passi dal mare.

La delegazione ha trovato ad accoglierli, e ringrazia molto di questo, una folta rappresentanza ministeriale, tra cui il Direttore Generale PMN (Patrimonio Naturalistico e Mare) Oliviero Montanaro, con la presenza di Paolo Genovesi di ISPRA, l’ente governativo che ha redatto un parere favorevole all’istituzione di una Riserva Naturale e alla riclassificazione della zona C in B. Al colloquio hanno partecipato Giorgio Lazzari, autore del primo salvataggio dell’Ortazzo nel 1975, il segretario generale di Italia Nostra Michele Campisi e Francesca Santarella per Italia Nostra sezione di Ravenna.

Il Ministero è parso tuttavia molto chiaro: senza l’accordo con gli Enti locali, in primis Regione e Comune, la tutela della zona come Riserva Naturale non si farà. Dunque, gli imprenditori possono tirare un sospiro di sollievo e prevarrà la linea di lasciare l’Ortazzo in balia delle operazioni di mercato, in particolare gli ottanta ettari dell’area C, quella più appetibile posta in vendita insieme all’intero comparto al prezzo raddoppiato (in meno di un anno)? Oppure, invece, gli Enti decideranno di tutelare all’interesse pubblico, anche per le future generazioni, l’intero comparto (A, B e C) e daranno il via all’istituzione del massimo grado di tutela collaborando con il Ministero per la creazione della Riserva? E’ troppo chiedere di tutelare interamente l’ultimo lembo di natura sopravvissuto su una costa emiliano-romagnola cementificata in ogni angolo, e con nuove lottizzazioni pronte a partire?  Perché Regione, Comune e Parco del Delta del Po debbono opporsi alla tutela, e a quanto prevede la nostra Costituzione e l’Europa con la nuovissima “Nature Restoration Law”? Associazioni e cittadini chiedono che il Comune e la Regione non si oppongano alla tutela di tutto il comparto Ortazzo-Ortazzino e lo facciano nel modo più serio, duraturo ed efficace con l’istituzione della Riserva. A tal proposito, al motto “L’Ortazzo va… in Riserva!” organizzano un presidio il 19 marzo in piazza del Popolo dalle ore 16 alle ore 19 durante lo svolgimento del Consiglio comunale, annunciando al contempo una catena umana attorno alla zona C per il 25 aprile. Prossimamente i dettagli.”

Italia Nostra sezione di Ravenna