“Alla presenza di un numeroso pubblico in presenza e in streaming, si è svolto nella serata del 29 giugno il Consiglio Comunale di Lugo.

Dopo i primi due punti per la nomina di consiglieri nella commissione elettorale e nella consulta di Lugo Nord-Ascensione si è entrati nei punti più incidenti sulla tematica dell’alluvione con le spese straordinarie del comune per far fronte ai costi di emergenza. Risorse straordinarie che, è l’auspicio fatto ieri sera, possano essere riconosciute agli enti locali da parte degli organismi sovraordinati e di governo mentre attualmente pesano per oltre il 90% sulle sole casse comunali. A differenza di quanto avvenuto la sera precedente nel Consiglio dell’Unione, a Lugo si è avuta l’unanimità.

È stato votato l’Ordine del Giorno per sollecitare gli interventi, a partire dal Governo, al fine di raggiungere al più presto la normalizzazione del territorio e contestualmente la sua messa in sicurezza. Si tratta di una richiesta fatta nell’esclusivo interesse del territorio, servono risorse ingenti per riparare i danni, risarcire le persone colpite, far ripartire imprese e territorio oltre che rilanciare un grande piano di infrastrutture idriche pubbliche.

Successivamente si è discusso del percorso da intraprendere per approfondire all’interno del consiglio le tematiche relative all’alluvione. Le proposte alternative erano due: la prima (presentata dalla minoranza) di una commissione di indagine mentre la controproposta fatta dai gruppi IPL, PD e successivamente sottoscritta anche dal Movimento 5 Stelle era di un percorso nelle commissioni di dipartimento.

In consiglio abbiamo provato a spiegare perché la soluzione migliore per garantire trasparenza nei confronti dei cittadini e partecipazione a tutti i consiglieri fosse quella di avviare un percorso sul modello di quanto fatto in Regione o a Faenza, cioè coinvolgendo le commissioni dipartimentali e rendendole aperte al pubblico e fruibili a tutti i cittadini.

La richiesta da parte della minoranza consiliare di istituire una commissione d’indagine per “individuare eventuali errori e/o omissioni” dell’Amministrazione o di terzi è apparsa fin da subito più un tentativo di strumentalizzazione che una vera volontà di conoscere quanto successo e quanto da fare.

Se l’intento è realmente quello di discutere di quanto successo e provare a delineare quanto va fatto il percorso istituito all’interno delle commissioni dipartimentali sarà assolutamente in grado di farlo, sicuramente meglio di quello proposto dalla commissione di indagine, un organo che per sua natura è segreto e non può essere utilizzato per informare i cittadini oltre che ridotto alla partecipazione di solo 5 consiglieri rendendo, di fatto, diversi gruppi consiliari estranei alla discussione.

A questo punto l’unico elemento che vi era nella proposta delle minoranze era contenuto non negli obiettivi politico-amministrativi ma nella parola ‘’inchiesta’’, e forse questo è proprio l’obiettivo a cui si voleva arrivare.

Come detto il percorso approvato, attraverso le commissioni dipartimentali, prevede anche il cambiamento del regolamento per organizzare in maniera pubblica le sedute consentendo così a tutti i cittadini di essere costantemente informati sui temi affrontati. Nell’arco dei tre mesi di lavori previsti si potranno anche iniziare a valutare le prime operazioni sostanziali della struttura commissariale che fa capo al Gen. Figliuolo.

È stato un lungo consiglio – dichiara il capogruppo Rossato – che ha visto la partecipazione di molti cittadini in presenza e da casa, credo che si siano fatti un’idea chiara sulle posizioni dei vari gruppi.

‘La gran cassa mediatica delle opposizioni – continua Rossato – ha già tentato di distorcere la discussione facendo credere che si stia provando a non discutere dell’emergenza ma non è così. Anzi, la nostra proposta garantisce ai cittadini la possibilità di seguire in diretta streaming le sedute perché possano essere direttamente loro informati di quanto successo. Forse però è proprio questo il problema, di fronte ad un’informazione diffusa e accessibile a tutti, diventa molto più difficile alimentare le tante false notizie che abbiamo visto in queste settimane, spesso alimentate dalla destra locale’

Si è trattato di un consiglio lungo e in alcuni tratti faticoso – aggiunge Stefano Scardovi, capogruppo di Insieme per Lugo – in cui si è unanimemente riconosciuto che l’Amministrazione ha agito correttamente anticipando circa mezzo milione di euro per gestire l’emergenza e le prime necessarie operazioni di messa in sicurezza. Si sono poi votati altri due documenti della maggioranza con votazioni che in entrambi i casi hanno superato la contrapposizione ottenendo, assieme al voto del PD e nostro, anche il voto di altri consiglieri.” “Nello specifico – conclude Scardovi – si è scelto per operare con la massima trasparenza consentendo a tutti i cittadini di poter seguire i lavori delle commissioni che faranno chiarezza su quanto accaduto, quanto fatto per farvi fronte ed anche per come si evolverà la situazione in termini di ricostruzione e messa in sicurezza. Riteniamo che sia più utile per la comunità che siamo chiamati ad amministrare rispetto ad una commissione che cerchi eventuali colpevoli senza però che una parte del consiglio e tutti i lughesi potessero esserne informati”.