Lunedi 28 e martedì 29 agosto si svolge a Venezia la Quarta Conferenza del Soft Power Club, l’associazione internazionale fondata da Francesco Rutelli.

Il Soft Power Club Club riunisce un gruppo qualificato di personalità internazionali, esponenti dei mondi delle Istituzioni internazionali, della cultura, della scienza e del business, con lo scopo di promuovere una visione contemporanea del Soft Power e del suo ruolo nel dialogo tra le Nazioni e i popoli, a sostegno dello sviluppo umano.

L’argomento di questa edizione è “Acqua, Mari e Oceani nel mondo del XXI secolo”, in cui si affronteranno i temi dell’acqua, mari e oceani e l’accesso all’acqua potabile; le politiche di riduzione delle emissioni inquinanti e le conseguenze sui cambiamenti climatici; l’incontro tra sistemi naturali e tecnologie; i rapporti tra identità e civilizzazioni a partire dalle esperienze dell’Italia e del Mediterraneo.

I lavori vedono la partecipazione e gli interventi di rilevanti personalità fra cui Lorenzo Fontana Presidente della Camera dei deputati, Gennaro Sangiuliano Ministro della Cultura, Gilberto Pichetto Fratin Ministro dell’Ambiente, il Cardinale Matteo Maria Zuppi Presidente della Cei, Francesco Rutelli Fondatore e Presidente Soft Power Club, il Principe di Giordania El Hassan Bin Al Talal Presidente dell’Arab Thought Forum.

All’evento è stato invitato anche il Sindaco di Cervia Massimo Medri che è intervenuto lunedì 28 agosto, affrontando il tema delle Saline di Cervia sotto gli aspetti storici, culturali, turistici, economici e portando in particolare l’attenzione sulla necessità di sostegni per la loro ripresa dopo l’alluvione.

Il Sindaco di Cervia Massimo Medri“La Soft Power Conference è un evento internazionale particolarmente prestigioso, che sensibilizza a temi ambientali, sociali e dello sviluppo umano, attraverso il potere della persuasione e del dialogo. Sono onorato di essere stato invitato per portare all’attenzione la situazione delle Saline e le necessità contingenti per la loro ripresa dopo l’alluvione. Più in generale per la salvezza del nostro patrimonio ambientale, così come di tanti altri, occorre partire dalla consapevolezza che esiste un’emergenza climatica e che, nel prenderne atto, è necessario un approccio globale e sistemico. Tutto ciò presuppone uno sforzo straordinario delle Istituzioni ad ogni livello sia dal punto di vista progettuale che finanziario. I Comuni, per quanto virtuosi, non possono farcela da soli”.