Presentato il Piano industriale della multiutility. Focus degli investimenti sul settore idrico  (37,9 milioni di euro), sulle reti di distribuzione di energia elettrica (11,9 milioni), nel servizio gas, teleriscaldamento e cogenerazione (29,5 milioni) e sul settore ambiente (11 milioni)

Un Piano che, con oltre 3,1 miliardi di investimenti (di cui 90 milioni nell’area di Imola-Faenza), in aumento di circa 260 milioni rispetto al precedente documento strategico, conferma un forte impegno del Gruppo a investire sui territori di riferimento per fornire servizi sempre più innovativi e di qualità, nonostante uno scenario caratterizzato da una complessità crescente (nel prossimo quadriennio, ad esempio, il Gruppo affronterà le gare per l’assegnazione dei servizi regolati in gran parte dei territori attualmente presidiati), in continuità con un ininterrotto percorso di crescita lungo 16 anni.

I dividendi creano un valore in crescita per gli azionisti: il dividendo per competenza, a 10,0 centesimi nel 2019, è previsto salga a 10,5 negli anni 2020 e 2021 e a 11 centesimi nel 2022 (+16% rispetto all’ultimo dividendo erogato a giugno 2018, 9,5 centesimi).

 Previsti, entro il 2022, 90 milioni di investimenti nell’area di Imola-Faenza
La quota degli investimenti fra Imola e Faenza sarà così ripartita: 37,9 milioni per il servizio idrico (reti, fognature, depurazione), 11,9 milioni per le reti di distribuzione di energia elettrica, 29,5 per il settore gas, teleriscaldamento e centrale di cogenerazione, 11 nel settore ambiente. Di seguito il principale progetto del territorio faentino.

 

Potenziamento del sistema di approvvigionamento idrico

Si prevede la riorganizzazione e ottimizzazione del sistema idrico dei comuni di Castel Bolognese, Riolo Terme, Solarolo, Bagnara di Romagna e Mordano. Questo intervento consentirà di fronteggiare la ripresa dei consumi e le espansioni residenziali e industriali previste dai Piani Urbanistici. L’intervento comprende la realizzazione di un nuovo potabilizzatore a Bubano e una nuova condotta di adduzione fino a Castel Bolognese. Gran parte delle opere civili del nuovo potabilizzatore verranno realizzate in un’unica soluzione, mentre la componente impiantistica di trattamento verrà installata per stralci successivi, in funzione dell’andamento della domanda idrica.

Nell’ambito della diffusione della digitalizzazione, particolarmente innovativa è la nuova isola ecologica smart PuntoNET, la cui prima sperimentazione è partita a ottobre 2018 a Castel Bolognese. PuntoNET aggrega in un unico punto diversi servizi per la città: raccolta dei rifiuti urbani con riconoscimento utente, monitoraggio della qualità dell’aria, wi-fi, illuminazione pubblica e diventa così uno strumento importante per sviluppare nuove soluzioni per le città del domani, mettendo in relazione e in sintonia i diversi servizi.

Uso intelligente dell’energia: Hera mette le proprie competenze al servizio delle aziende del territorio per aiutarle a ridurre i loro impatti. Ma in questo senso Hera è partita prima di tutto dal proprio interno e dal 2007 a oggi, grazie agli oltre 300 progetti di efficientamento realizzati nelle proprie sedi e impianti, di cui 17 nel territorio diImola-Faenza che hanno generato un risparmio di energia pari ai consumi di circa 40mila famiglie.

Sono inoltre oltre 31 mila i clienti Hera della provincia di Ravenna (il 13%) che hanno scelto di attivare il servizio di analisi dei consumi e altre soluzioni di efficienza energetica proposte dalla multiutility, e più di 10.000 clienti ravennati (pari al 12%) hanno aderito all’offerta ‘Pacchetto Natura’ con energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili.