“Stiamo affrontando un passaggio epocale, spinti dalla crisi pandemica, ma anche dalla sfida Ue per la sostenibilità. Con oltre 40 mila giovani imprenditori agricoli siamo pronti a concretizzare la transizione ecologica che ci chiede l’Europa – sostiene il presidente Stefano Francia – Sul tavolo, come direttrici per il post pandemia mettiamo: tutela ed equità nel Data Governance Act, perché sia valorizzato il ruolo degli agricoltori, fornitori di dati; innovazione e connettività, non solo delle infrastrutture fisiche e digitali, ma anche nei servizi al cittadino, soprattutto nelle aree rurali, con politiche di welfare inclusive, tempestive ed efficaci; multicanalità come asset strategico anti-crisi, con l’e-commerce opportunità per tutti; formazione e dialogo con gli Istituti agrari per essere d’aiuto ad individuare sempre meglio i percorsi formativi”.

 L’Assemblea nazionale di Agia-Cia, rimandata nel 2020 per il Covid, ha fatto sintesi dei sui ultimi due anni di attività e fissato gli obiettivi su cui costruire la svolta green agricola. Il presidente Stefano Francia ha sottolineato come i prossimi mesi siano decisivi per mettere in carreggiata, da protagonisti, il processo di sviluppo innovativo e sostenibile dell’agricoltura nazionale ed Ue, attraverso il PNRR, la riforma della Pac e il Next Generation Eu.

Al centro dell’azione Agia-Cia, da una parte, il lavoro costante sul piano della formazione (si veda in tal senso anche il recente accordo fra Cia e Università telematica Pegaso), promuovendo l’interscambio tra mondo dell’istruzione e della ricerca e quello dei grandi player sviluppatori di macchine e strumenti i-tech, in linea con le ambizioni green Ue; dall’altra, il contributo al presidio del territorio, rilanciando il dialogo tra associazioni, enti e istituzioni e il ruolo delle comunità nelle aree interne, dove è urgente attivare servizi mirati a garantire, prima di tutto, il diritto alla salute.

“A rendere possibile risultati importanti – ha dichiarato il presidente Francia – lintraprendenza dei giovani di Agia, il ruolo centrale di Cia e le attività condivise con le altre sue Associazioni. Partner e interlocutori di rilievo, sia pubblici sia privati, hanno, ovviamente, permesso ad Agia-Cia di fare ogni giorno la differenza. È il nostro bagaglio di risorse – ha concluso Francia – Ci permette di guardare all’Europa e alla costruzione del suo futuro come parte attiva e responsabile”.