“Circa 40 alberelli piantati l’inverno scorso dal Comune, svettano ora secchi, senza più linfa, tagliati di netto, come crocifissi, nel Parco Ferucci (grazie al quale Faenza vinse un anno fa il premio Città del Verde).
Perché il servizio giardini del comune non li ha curati e annaffiati? Perché non ha coinvolto associazioni volontari e residenti se non era capace con le sue forze di curarli?
Ci sembra una modalità terribile mettere a dimora alberi e poi lasciarli a se stessi, come se fossero usa e getta, solo per poter dire ‘abbiamo piantato alberi’ e fare un po’ di greenwashing.
A Faenza dallo scorso autunno il Comune ha tagliato o autorizzato il taglio di numerosi alberi di grandi dimensioni, e per legge è obbligato a ripiantarne in misura di 2-3 piccoli per ogni grande abbattuto. Questi alberelli dovevano compensare la perdita (anche se servirebbero migliaia di alberelli piccoli per compensare la perdita di uno grande) e sono stati lasciati seccare. Inoltre il comune per legge è obbligato a piantare un albero ogni nuovo nato.
Questi alberelli saranno rimpiazzati?
Ma non solo a Faenza si trattano gli alberi come orpelli usa e getta, in tutta la regione, il famoso “rimboschimento” di 4 milioni di alberi (cifra mai raggiunta) ha per lo più fatto questa fine. Piantati e seccati. Ma si sa, le promesse dei politici sono promesse da mercanti!
Nel frattempo continuano senza sosta gli abbattimenti.
Come pensate di fermare il riscaldamento globale senza alberi?”
Faenza Eco-logica