Si arricchisce di un altro pezzo molto importante il progetto di “telemedicina” che la Diabetolologia Aziendale ha attivato a seguito dell’emergenza covid, e che proseguirà anche dopo l’emergenza stessa. Le iniziative già in campo, saranno infatti ulteriormente implementate grazie alla donazione di 25 tablet agli ospedali di Ravenna, Faenza e Lugo, così da poter educare alle terapia insuliniche e al controllo glicemico, nonostante l’emergenza in atto, i pazienti in dimissione dai reparti dei tre ospedali. Obiettivo di fondo, un follow up efficace limitando, per quanto possibile, l’accesso dei pazienti stessi presso le strutture sanitarie.

 

“Diabete-Ospedale-Covid19 educazione terapeutica in remoto per i pazienti con diabete ospedalizzati” è il titolo del progetto, che rappresenta una accelerazione nella direzione della assistenza in remoto: tele e video assistenza sono state fondamentali nei tre mesi di lock-down e lo saranno in futuro, per garantire continuità assistenziale alle persone con diabete. Questo progetto pilota nato per iniziativa del dipartimento di medicina interna di Ravenna verrà alla fine della fase di studio proposto a tutta l’Ausl.

 

“Da marzo ad oggi migliaia di visite in remoto sono state erogate a favore delle persone con diabete della Romagna – aggiunge il dottor Paolo Di Bartolo, responsabile aziendale della Diabetologia –. I 25 tablet, frutto di più donazioni sono stati consegnati ad altrettanti reparti di degenza negli ospedali di Faenza, Lugo e Ravenna in cui possono trovarsi ricoverati pazienti con diabete. Grazie a questi sistemi sarà possibile far comunicare il team diabetologico con il paziente ricoverato educandolo, in remoto, all’uso della insulina e alla misurazione della glicemia e rendendolo autonomo nella gestione della terapia prima del ritorno a domicilio evitando spostamenti all’interno degli ospedali ai pazienti, parenti e caregiver,  abbattendo in questo modo ulteriormente il rischio del contagio per i pazienti stessi e per gli operatori”.

 

Aggiunge il direttore del Dipartimento Internistico di Ravenna dell’Ausl, dottor Andrea Buscaroli: “Storicamente la dimissione a domicilio da un reparto internistico di un malato che inizia la terapia con insulina rappresenta un cambio radicale nella vita di quel paziente e di chi lo assiste; quanto più essi vengono messi a loro agio e rassicurati dall’èquipe Diabetologica tanto meglio sarà accolta e ben gestita la terapia. Le disposizioni Covid 19, pur nella loro complicata articolazione, sono state improntate alla massima efficacia nella presa in carico del malato e l’utilizzo dello ‘straordinario’, come può essere il tablet nell’educazione terapeutica, è una lezione da imparare rapidamente per renderla ‘ordinaria’ in quanto rapida, puntuale e complementare al contatto diretto con gli operatori. Personalmente sono convinto dell’impatto positivo dell’operazione che auspico sia sempre più estesa, anche grazie alla generosità delle donazioni, per offrire una sempre più omogenea presa in carico di questi malati su tutto il territorio”.

 

Da parte della Direzione Aziendale, oltre che delle articolazioni organizzative coinvolte nel progetto, un sentito e autentico ringraziamento ai donatori, grazie ai quali si potrà lavorare sempre più efficacemente nella direzione di una presa in carico, allo stesso tempo sicura ed efficace, dei pazienti