La Presidente Giorgia Meloni oggi ha risposto, con una missiva di cinque pagine indirizzata al Presidente Stefano Bonaccini, e attraverso gli organi di stampa, alle richieste arrivate dalla Romagna dopo l’alluvione.
“La lettera purtroppo è totalmente negativa- commenta Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e presidente della Provincia – prosegue nella narrazione surreale dei 4,5 miliardi già spesi dal governo per cittadini, imprese e opere pubbliche; rinvia ad ottobre le nostre due proposte per avere subito risorse reali per gli indennizzi a famiglie e imprese ed elude completamente la nostra richiesta di incontrarla subito personalmente per decidere insieme come procedere.

De Pascale ricorda le proposte che erano state avanzate:

“Vista l’estrema eseguità di risorse messe a disposizione per indennizzi (120 milioni a cui se ne sono poi aggiunti altri 149 ma vincolati alle sole imprese) abbiamo chiesto che larga parte di 1,2 mld (600 milioni di cassa integrazione, 300 milioni di ammortizzatori per autonomi, 300 milioni solo per imprese che esportano) mal destinati dal primo decreto e a oggi praticamente inutilizzati (al momento abbiamo certezza di soli 30 milioni spesi) fossero messi subito a disposizione del commissario per iniziare ad indennizzare famiglie e imprese”.

Risposta. Fino al 30 Settembre non si avrà la cifra esatta utilizzata in questi tre fondi e quindi solo allora sarà possibile reimpiegare eventuali residui disponibili. “Ad oggi siamo a 30/40mln spesi su 1,2 mld” fa notare de Pascale.

Seconda proposta: “In analogia al Terremoto dell’Emilia nel 2012 prevedere un credito di imposta, finanziato con mutuo contratto dallo stato, che permetta a famiglie e imprese di detrarsi dalle tasse tutte le spese sostenute per il ripristino dei danni.
Risposta. La misura è in fase di studio da parte del Governo sin dal primo decreto ma ancora le strutture tecniche non hanno elaborato una proposta. (3 mesi per studiare un meccanismo già utilizzato!)”

Terza proposta: “Incontriamoci subito e decidiamo insieme come migliorare i due decreti fatti dal Governo prevedendo risorse credibili per famiglie e imprese”. Una proposta sulla quale la premier ha sorvolato al momento.

“La mia sensazione, se la Presidente Meloni pensa veramente ciò che ha scritto in questa lettera, è che purtroppo non abbia un quadro esatto della situazione in Romagna e in tutta la Regione e che, forse, le dichiarazioni surreali di qualche suo collaboratore le abbiano fornito una visione totalmente distorta sull’efficacia delle misure previste dal suo governo.
Io rinnovo la richiesta di incontrarla direttamente nei prossimi giorni, a Roma o dove ritiene, ma, forse, sarebbe meglio che tornasse lei in Romagna, nei luoghi più colpiti, e che, se non si fida dei Sindaci (anche di quelli di centrodestra a quanto pare), dei sindacati e di tutte le associazioni di impresa, ascoltasse direttamente le persone colpite, visitasse le case distrutte dall’alluvione e provassea ripetere lì le 5 pagine sui 4,5 miliardi già spesi per l’alluvione”.